Sull’ospedale di Gallipoli è scontro fra il Sindaco Minerva ed il Consigliere regionale Pagliaro

Uno scontro verbale che sa tanto di anticipo di campagna elettorale. Dopo l’ispezione che il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro ha condotto presso l’ospedale “Sacro cuore di Gesù” di Gallipoli, è nata una polemica assai violenta fra lo stesso Pagliaro e Stefano Minerva, Sindaco della Città Bella e Presidente della Provincia di Lecce, in quota Partito Democratico.
Pagliaro, che periodicamente conduce ispezioni negli ospedali di tutta l’ASL di Lecce, aveva evidenziato pochi giorni fa un quadro a suo dire estremamente deficitario per il nosocomio gallipolino: “Le situazioni più gravi al Pronto soccorso, che resta un ospedale da campo con pazienti parcheggiati in attesa di un posto letto. Ce n’erano due, entrambi col femore rotto, costretti da tre giorni e tre notti in pronto soccorso. Abbiamo raccolto la loro disperazione e il grido di aiuto di una paziente oncologica e di un’altra con una grave insufficienza respiratoria. Per quanto il personale sanitario si sforzi con abnegazione e umanità encomiabili di curarli e di alleviare le loro sofferenze, la condizione di questi pazienti è incompatibile con la permanenza in pronto soccorso”.
Aveva poi passato in rassegna le criticità presenti nei vari reparti, anche con riferimento alle precedenti ispezioni condotte a luglio 2023 e a luglio 2024, ai solleciti fatti ma che no hanno avuto riscontri: la mancata attivazione del reparto di Urologia, e poi le specifiche problematiche segnalate in Ortopedia, Radiologia, Medicina, Cardiologia, Oncologia, Rianimazione, rimaste tali.
Stefano Minerva, dal canto suo, ha stigmatizzato innanzitutto la visita “a favore di telecamere” condotta dal Consigliere Pagliaro (proprietario ed editore dell’emittente televisiva ed informativa Telerama) facendo presente come, pur in presenza di problematiche, a partire dalla carenza di medici, che mancano in tutta Italia ha sottolineato, la situazione rispetto a 10 anni fa, quando l’ospedale di Gallipoli era a rischio chiusura, sia chiaramente migliorata.
Nel dettaglio, Minerva ha ricordato i passi in avanti registrati dall’ospedale cittadino, senza che essi siano stati illustrati dall’emittente televisiva di Pagliaro: l’apertura del reparto di rianimazione, l’ attivazione della nuova U.F.A. (unità farmaci antiblastici) di ultima generazione, il nuovo centro trasfusionale, il mantenimento dell’anatomia patologica, il rifacimento dell’ingresso con URP e servizi per i cittadini, l’avvio della procedura per il trasferimento dell’oncologia, con aumento dei posti letto, l’attivazione delle AFC (Assistenza Farmaceutica Convenzionata), l’apertura del centro per la salute mentale nel distretto, la realizzazione in corso del nuovo centro dialisi e del nuovo obitorio.
Pagliaro ha, a suo volta, replicato stizzito, giudicando “vile e bugiardo” l’attacco ricevuto da Minerva.
“Attaccare me è un attacco ai malati, alle persone parcheggiate in barella da tre giorni e tre notti, ai pazienti oncologici e con grave insufficienza respiratoria senza un posto letto, mortificati nella loro dignità. Ha mai parlato con pazienti, medici, infermieri e operatori sanitari, tecnici di laboratorio? Lo sa, il sindaco, che da settimane non si possono fare prelievi di sangue per aver diritto alle terapie anticoagulanti salvavita? Lo sa che i cittadini sono costretti a rivolgersi ai laboratori privati, molto spesso a pagamento anche se esenti dal ticket?
Come si permette, il sindaco, di accusare me di passerelle e sfilate pre-elettorali, quando da anni giro negli ospedali della provincia di Lecce e lui se ne ricorda solo ora, indispettito per la mia ispezione all’ospedale di Gallipoli, quasi fosse un suo feudo? L’ospedale non appartiene solo alla città ma all’intera comunità di cui è al servizio, è un ospedale di primo livello del Salento, l’ospedale dei turisti, di tutti i comuni del distretto sociosanitario”.
Solo un anticipo della campagna elettorale che la Puglia si appresta a vivere, con due candidati presidente in attesa ancora di ufficializzazione, Antonio De Caro per il centrosinistra e Mauro D’Attis per il centrodestra, che hanno già avuto modo di affilare le armi sulle vicende giudiziarie che hanno riguardato l’operato della Giunta De Caro a Bari.




