Incendi in Capitanata: già bruciati 1955 ettari, rischio da rifiuti abbandonati
In Capitanata sono già andati in fumo 1955 ettari di vegetazione dall’inizio della stagione estiva, aggravando il rischio incendi a causa dei rifiuti abbandonati nelle campagne. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia, che evidenzia come la regione occupi il secondo posto nella classifica nazionale dei reati ambientali, principalmente a causa degli sversamenti illeciti di rifiuti.
Rifiuti abbandonati alimentano gli incendi in Capitanata
Secondo i dati elaborati dalla Coldiretti Puglia, basati sul sistema europeo Effis per il monitoraggio degli incendi boschivi, il fenomeno sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti, soprattutto in provincia di Foggia. In questa area le campagne risultano fortemente esposte alla pratica illegale dello sversamento di rifiuti, spesso provenienti anche da altre regioni.
“È un vero e proprio ecocidio in atto,” sottolinea Coldiretti Puglia. Gli agricoltori, oltre a subire danni economici ingenti, sono costretti in molti casi a farsi carico della rimozione dei rifiuti a proprie spese, a meno che non riescano a dimostrare la propria estraneità alla produzione degli scarti. Questo comportamento illegale trasforma le campagne pugliesi in discariche a cielo aperto, depauperando il territorio e compromettendo la qualità del suolo e del sottosuolo.
Fenomeno in crescita e danni incalcolabili per l’ambiente
La situazione è aggravata dalla crescente incidenza di comportamenti illeciti non solo da parte delle ecomafie, ma anche da residenti che abbandonano ogni tipo di rifiuto: plastica, immondizia, elettrodomestici, lamine di amianto e materiali da costruzione. “Il danno ambientale ed economico è incalcolabile,” ribadisce Coldiretti Puglia, “e il problema mina anche l’immagine del territorio.”
Tra le raccomandazioni principali, Coldiretti ricorda l’importanza di non accendere fuochi nelle aree boscate o coltivate, di evitare l’abbandono di mozziconi di sigaretta, di non gettare contenitori sotto pressione e di segnalare tempestivamente la presenza di incendi alle autorità competenti. “La collaborazione con Forestale e forze dell’ordine è fondamentale,” afferma l’associazione, “perché sei incendi su dieci risultano essere di origine dolosa.”
Il danno economico derivante da questi incendi è significativo: oltre diecimila euro per ettaro, considerando sia le spese di spegnimento e bonifica sia gli effetti a lungo termine sulla produttività agricola e sull’ecosistema. Secondo Coldiretti, saranno necessari almeno 15 anni per un completo ripristino delle aree verdi devastate dalle fiamme.
Capitanata: il prezzo ambientale degli incendi boschivi
L’emergenza incendi in Capitanata rappresenta un campanello d’allarme che coinvolge tutto il sistema agricolo regionale. Gli imprenditori agricoli chiedono maggiore attenzione e interventi strutturali per la tutela del territorio. Coldiretti Puglia sottolinea infine l’importanza di un impegno collettivo da parte delle istituzioni e della cittadinanza per contrastare l’illegalità e salvaguardare il patrimonio naturale della regione.
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