A Brindisi in azione Guardie ecologiche volontarie e fototrappole per contrastare l’abbandono dei rifiuti

A un mese dall’avvicendamento fra le aziende di raccolta dei rifiuti, da Avr-Teorema alla Teknoservice, maturata a seguita di una sentenza del Tar che ha dimostrato un errore nell’assegnazione della gara d’appalto svolta dal Comune, a Brindisi non è ancora arrivato il sospirato cambio di marcia in termini di decoro urbano.
La Città infatti sporca era, e sporca al momento rimane, a detta di molti brindisini, ma anche per ammissione dell’assessore all’Ambiente Livia Antonucci. Vi sono vari aspetti da considerare per comprendere le cause del fenomeno.
Il primo è quello di un numero di operatori insufficiente, (cui si aggiungono le assenze più o meno fisiologiche per malattia o altro) come è emerso dall’ultima riunione della Commissione Ambiente, un tratto che si è trascinato come tale nel passaggio fra una gestione e l’altra. Si spiega così, almeno in parte, il carico la quantità di rifiuti che si va accumulando giornalmente, senza essere raccolta negli orari o peggio ancora nei giorni previsti dal capitolato d’appalto, con evidenti ricadute negative in termine di salubrità dell’aria quando si parla di indifferenziato o umido, con le temperature elevate dell’estate.
Per questo motivo, l’assessore ha fatto sapere che saranno organizzati controlli a campione per verificare che l’azienda rispetti gli impegni assunti, pena l’emanazione di sanzioni alla stessa.
C’è pero un altro aspetto da considerare, ed esso attiene alla scarsa attenzione, per non dire altro che una parte della cittadinanza riversa verso il tema della raccolta differenziata, un elemento che si trascina anch’esso invariato, e che è alla base della percentuale del tutto insufficiente, oscillante fra il 40 ed il 45%, di raccolta differenziata fatta registrare a Brindisi, rispetto ad una quota attesa del 65%.
Capita quindi di vedere alcuni punti della Città, più o meno sempre gli stessi, diventare teatro di abbandono indiscriminato di rifiuti di ogni tipo, dagli elettrodomestici ai mobili per la casa, mentre le stesse isole ecologiche sono usate del tutto scorretta.
Alla luce di queste valutazioni, il Comune ha deciso di giocarsi due carte ulteriori, quella delle fototrappole posti in alcuni punti critici del centro urbano, con l’azienda che sarà incaricata di inserirne 20, e avvalendosi di una figura ausiliaria, quella della Guardia ecologica volontaria, figura istituita da apposita legge regionale ai tempi del Governo Fitto, e che ha un duplice compito: quella di fornire istruzioni ai cittadini, sensibilizzandoli verso il corretto conferimento dei rifiuti, ma anche di emanare esse stesse sanzioni.




