Sanità Puglia, Roma boccia piano disavanzo Asl 2024
Il piano di risanamento da 81 milioni di euro approvato dal Consiglio regionale della Puglia per coprire il disavanzo sanitario del 2024 è stato bocciato dai ministeri competenti. La decisione arriva da Roma, dove la Ragioneria generale dello Stato e il Ministero della Salute hanno rilevato criticità nella proposta, in particolare sull’utilizzo improprio di fondi statali futuri per coprire il deficit.
Sanità Puglia e i rilievi dei ministeri sul disavanzo
Il cuore della contestazione riguarda l’intenzione iniziale della Regione di attingere a 47,5 milioni di euro dalle Entrate fiscali statali previste per il 2025, una misura giudicata inammissibile dai ministeri. La normativa non consente infatti di coprire disavanzi con fondi futuri e ipotetici, ma richiede risorse disponibili e immediatamente esigibili.
La bocciatura ha innescato un’azione urgente da parte dell’assessorato regionale al Bilancio, che nelle ultime settimane ha lavorato per ricostruire un piano finanziario alternativo. L’obiettivo era trovare i fondi necessari entro la scadenza per non incorrere in penalizzazioni o commissariamenti.
Come la Regione ha ricostruito il piano per la sanità Puglia
Secondo fonti interne alla giunta, l’assessore al Bilancio Raffaele Piemontese ha guidato una corsa contro il tempo per ristrutturare la copertura del disavanzo. Sono stati recuperati circa 18 milioni dalle economie di dieci assessorati regionali, mentre altri 33 milioni sono arrivati da agenzie, enti strumentali e perfino dal Consiglio regionale.
In totale, sarebbero stati messi insieme 51 milioni di euro in fondi certi e disponibili, in linea con le richieste di Roma. Il nuovo disegno di legge che recepisce queste modifiche è atteso oggi in aula per l’approvazione definitiva. Se votato, rappresenterà una soluzione tecnica che potrebbe evitare un nuovo stop da parte dei ministeri.
“Si è trattato di un lavoro complesso, ma necessario per evitare sanzioni e ristabilire la correttezza contabile”, spiegano fonti della Regione. Resta però l’incognita su eventuali nuovi rilievi da parte del governo centrale, che mantiene l’attenzione alta sulla gestione della sanità pugliese.
Il piano originario, presentato lo scorso mese, aveva già sollevato critiche all’interno del Consiglio regionale, soprattutto per l’assenza di misure strutturali di contenimento della spesa sanitaria.
Sanità pubblica nel Mezzogiorno sotto osservazione
La situazione della sanità in Puglia riflette le difficoltà di bilancio che interessano diverse regioni del Mezzogiorno. L’attenzione dei ministeri resta elevata e non si esclude che nei prossimi mesi possano essere richiesti ulteriori interventi correttivi o una revisione più ampia dei piani sanitari regionali.
L’approvazione del nuovo disegno di legge rappresenta un passaggio chiave, ma non la conclusione del percorso: eventuali osservazioni da Roma potrebbero imporre nuove modifiche. Intanto, si attende la pronuncia ufficiale del Ministero della Salute prevista entro la fine della settimana.
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