Scoperto traffico di reperti archeologici tra Puglia e Lazio

Un’indagine avviata nel 2020 dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari ha smantellato una rete criminale dedita al traffico illecito di reperti archeologici. L’organizzazione, attiva tra Puglia e Lazio, operava attraverso scavi clandestini, furti di beni culturali ed esportazioni illegali, utilizzando una falsa casa d’aste con sede in Belgio.
L’operazione ha coinvolto 32 indagati, portando all’emissione di quattro misure cautelari. Il sodalizio criminale gestiva ogni fase, dal recupero alla vendita internazionale dei reperti, sottraendo al patrimonio italiano pezzi di inestimabile valore.
Grazie all’azione delle autorità, si spera di arginare un fenomeno che continua a danneggiare la nostra cultura.
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