Il CdA di Unisalento approva l’aumento degli stipendi per i dirigenti dell’Ateneo
E’ stata approvata con 5 voti a favore, compreso quello del Rettore Fabio Pollice, e 4 contrari la proposta, avanzata dal Senato Accademico lo scorso 1 Ottobre, volta ad aumentare le retribuzioni previste per le cariche dirigenziali e amministrative più rilevanti dell’Università del Salento.
Nel merito, i nuovi compensi sono riconosciuti con valore retroattivo a partire dallo scorso mese di gennaio 2024 e sono quantificabili nel seguente modo: quelli del Rettore passano a 115mila 500 euro, del vicepresidente del Cda a 28mila e 875 euro, per i componenti del Cda arrivano a 11mila 550 euro. Per l’organo di controllo il compenso del presidente passa a 13 mila 860 euro, mentre per i componenti a 11 mila 550 euro.
La palla ora passa per la ratifica definitiva al ministero dell’Università, che si esprimerà d’intesa con la presidenza del Consiglio dei Ministri e il ministero dell’Economia.
Di “decisione sconcertante”, frutto di un clamoroso conflitto di interessi parla la CGIL, adombrando la possibilità che gli aumenti nelle retribuzioni delle cariche dirigenziali possano portare a tagli ai servizi agli studenti, o ad un aumento delle tasse d’iscrizione, di quello destinato a finanziare i ricercatori o al taglio del personale ausiliario dislocato nelle diverse sedi e dipartimenti dell’ateneo leccese.
La spesa aggiuntiva che le casse di Unisalento dovranno sostenere per pagare questi aumenti, stimata attorno ai 400 mila euro annui, arriva il giorno dopo la delibera del Ministero dell’Università che, per quanto riguarda gli atenei pugliesi, ha ridotto il Fondo di finanziamento ordinario per il 2024 di 10 milioni e 169 mila euro, così ripartiti: 6 milioni e 331 mila euro in meno per l’Università degli Studi di Bari, un milione e 250 mila euro in meno per il Politecnico di Bari e 2 milioni 587 mila euro in meno per UniSalento. Resta invariato invece il finanziamento attribuito all’Università di Foggia.
