Arrestata la donna coinvolta nell’omicidio di Capriati Raffaele

La Polizia di Stato ha arrestato la donna coinvolta nell’agguato mortale a Capriati Raffaele, figura di spicco del clan omonimo. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Gli investigatori hanno ricostruito la scena dell’agguato: mentre il personale sanitario tentava di rianimare Capriati, ormai esanime, una pistola è caduta dal suo corpo. La donna, senza abbandonare la guida della sua auto, ha abilmente recuperato l’arma e si è allontanata, impedendone il ritrovamento.
La complessa indagine, avviata immediatamente dopo l’omicidio di Capriati, ha portato a determinare il ruolo della donna. Testimonianze oculari sono state fondamentali per ricostruire l’accaduto e per identificare la responsabile.
La donna arrestata è accusata di detenzione e porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico, aggravati dall’associazione mafiosa. Al momento, l’indagine è in fase preliminare e sarà seguita dall’interrogatorio di garanzia e dal confronto con la difesa.
La giustizia seguirà il suo corso con il processo che accerterà la colpevolezza o l’innocenza della donna. Fino ad allora, le accuse restano da verificare nel contraddittorio tra le parti.
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