La Spina annuncia la sua candidatura a Sindaco di Martina/ Cambiare Martina: Raffaella Spina spiega come intende farlo insieme alla Gente. “I Martinesi possono e devono decidere quale città vogliono per il futuro”
Raffaella Spina non si arrende; chi le ha negato di fatto ogni forma di confronto con comportamenti che nulla hanno a che vedere con la normale dialettica democratica, oggi tacciono, ritenendo che nel giro di qualche giorno il clamore si ridurrà, e che la Gente continuerà a sostenere chi da anni continua a mal governare la città. Hanno fatto i conti senza l’oste evidentemente; innanzitutto perché Raffaella Spina non si fermerà ma, soprattutto, perché saranno i martinesi a decidere questa volta quale città vogliono. Queste le idee che abbiamo tratto dalla interessata intervistandola. D. Su facebook è comparso un nuovo logo con su scritto Cambiare Martina, che vuol dire? R. “E’ ormai noto a tutti come sia stato impedito a me, agli amici che condividono le mie idee, ma soprattutto ai tantissimi cittadini di Martina, di esprimere liberamente le proprie opinioni; ci è stato impedito, oggi negando le primarie del PDL, ma da tempo opponendo un muro di gomma alle tante istanze di cambiamento, di proporre le nostre idee per una nuova Martina Franca. A questo punto l’unica possibilità per partecipare attivamente alla competizione elettorale è quella di organizzare una grande coalizione di persone per bene riunite sotto il simbolo, credo eloquente, di Cambiare Martina” D. Cosa significa cambiare Martina? R. “occorre un reale e radicale cambiamento del modo stesso di concepire la politica, l’impegno istituzionale, la gestione della cosa pubblica. Chi si riconosce nel nostro progetto vuole fare piazza pulita di tutto ciò che è vecchio dal punto di vista del modo di operare. Vogliamo rinnovare la politica partendo dalla partecipazione aperta a tutti coloro i quali vogliano contribuire alla rinascita di Martina Franca”. D. Lei è nel coordinamento provinciale del PDL, cosa la spinge ad una iniziativa così fuori dalle righe? “Purtroppo i fatti parlano chiaro, il PDL tarantino non riesce ad uscire fuori dalle secche di una gestione verticistica che lo sta portando al completo fallimento; basti pensare a cosa sta accadendo a Taranto, a Manduria, dove va in replica il copione già visto a Martina, e infine a Martina stessa dove il senatore Nessa ha imposto il suo candidato, fiancheggiato dagli altri maggiorenti del partito. Sia chiaro io non ho pregiudizi nei confronti delle singole persone ma metto in seria discussione ciò che rappresentano. Nel caso di Martina si vuol riproporre esattamente chi nel recente passato, ma anche per molti anni, ha gestito partito e amministrazione nel modo in cui l’attuale degrado in cui versa la città testimonia eloquentemente”. D. I suoi detrattori dicono che resterà sola. R. “E’ normale che chi non ha argomentazioni e non ha accettato il confronto punti oggi alla delegittimazione personale. Il loro parere mi interessa davvero poco; sono molto più interessata a quello dei tantissimi cittadini che mi chiamano ogni giorno, mi fermano per strada, mi invitano a non mollare. Cosa che di sicuro non farò mai. Ci sono poi anche tanti amici che sono già impegnati politicamente; amo sempre ricordare Mario Caroli tra quelli più presenti, ma sono in tanti a volere il cambiamento. Tanti che, anche con grande esperienza alle spalle, hanno sempre cercato di rinnovare la politica incontrando sempre ostacoli insormontabili opposti dai vecchi politicanti; pensi che mi stanno giungendo attestazioni di stima ed incoraggiamento da esponenti nazionali di grandi movimenti politici quali i Repubblicani e il Partito dei Socialisti Democratici Italiani. A proposito di detrattori voglio chiarire che porteremo avanti il nostro progetto con quanti da subito lo condivideranno. Non ci saranno inciuci di alcun tipo in caso di ballottaggio”. Dicono anche che lei fa tutto questo per essere eletta in Consiglio Comunale? R. “Guardi, avranno una brutta sorpresa, perché io vado al ballottaggio e vinco le elezioni, in quanto i 30.000 elettori martinesi dovranno scegliere tra 5 o 6 candidati sindaci. Si dovrà votare tra il vecchio e il nuovo. Il mio progetto è il nuovo. La mia lista è fatta da professionisti. Sono tanto sicura che, qualora dovessi essere eletta Consigliere comunale, lascerò il posto al primo dei non eletti, se dovesse essere solo uno. Ma sono sicura che vinciamo o portiamo diversi consiglieri in Consiglio comunale. D. Ma in concreto come intende cambiare Martina? R. “Innanzitutto Martina va cambiata tutti insieme; tante eccellenze del territorio, tanti professionisti, tanti giovani in gamba, da tempo sono alla finestra disgustati da certa politica; a loro chiedo di dire basta e di scendere in campo. Poi ci sono già alcune idee di fondo sulle quali sta lavorando un gruppo di esperti per definire un programma più preciso. Dobbiamo subito modificare il modo di concepire l’amministrazione pubblica; trasparenza assoluta e competenza devono essere i cardini della Martina che verrà. Immagino un giunta composta da 6 assessori indipendenti dai partiti, tecnici preparati, onesti, capaci. Penso alla riduzione dei costi, azzeramento dei privilegi, nessuno staff esterno e impiego pieno delle tante professionalità di cui l’amministrazione dispone ampiamente; raccolta differenziata, riordino della viabilità, appalti trasparenti.” D. Quali le idee per il rilancio economico? “Martina ha visto varie rivoluzioni sul piano economico, è arrivato il momento di farne una nuova, quella del turismo. Martina deve tornare ad essere il centro vitale della Valle d’Itria. Dieci anni fa quando ero assessore al turismo, senza fondi, ho lanciato una serie di idee che ancora oggi sono attuali. Dieci anni fa Martina partecipò alla BIT di Milano, poi più nulla. Come è noto sono amica dell’on. Gabriella Carlucci; Gabriella da sindaco di Margherita di Savoia ha saputo trasformare un piccolo centro al limite della depressione economica in un grande centro di attrattiva turistica; ha saputo avvalersi di una squadra di esperti che ha recuperato tutti i fondi europei a disposizione. Questo va fatto anche a Martina. Occorre recuperare al suo splendore il centro storico uno dei più belli se non il più bello della intera Valle d’Itria. D. E il piano urbanistico? “E’ un argomento molto delicato che va affrontato con un nuovo approccio; va disegnato con il compasso, ovvero senza spigoli, senza devianze, senza preferenze, nell’interesse esclusivo dello sviluppo armonico della città. In questa ottica va inseritola ristrutturazione dell’ufficio tecnico; ci sono almeno 2.000 pratiche che attendono di essere esaminate e che se fossero licenziate produrrebbero occasioni di lavoro per tanti. Senza parlare poi del condono.”