LECCE: AVEVANO DICHIARATO INCASSI INFERIORI PER VERSARE MENO AL COMUNE
Rischiano il processo per peculato e truffa i vertici delle società affidatarie della gestione dei servizi di informazione e accoglienza turistica, promozione culturale e altri servizi del Castello Carlo V a Lecce. L’accusa è quella di aver presentato al Comune entrate inferiori a quelle realmente incassate (per complessivi 73.244 euro) attraverso i ticket d’ingresso nel castello Carlo V e per l’accesso alle mostre allestite al suo interno, riducendo l’importo, per contratto avrebbero dovuto corrispondere al comune di Lecce il 20% del percepito. A rilevarlo è stata la sostituta procuratrice Roberta Licci, durante le indagini avviate in seguito a un esposto anonimo, e che hanno riguardato episodi avvenuti dal 2018 al settembre del 2019. La Guardia di finanza ha appurato che oltre alle somme inferiori versate all’Ente ma non sarebbero state versate neppure entro le scadenze previste. Il giudice nell’udienza preliminare fissata per il 31 marzo dovrà decidere se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla pm nei riguardi di sei persone. G