Ancora una volta è Report, la trasmissione d’inchiesta, andata in onda il 29 Novembre , a tenere desta l’attenzione sui disastri del “Mostro di Taranto”.
L’inchiesta di Sigfrido Ranucci fa emergere che nulla è cambiato da Riva a Arceol Mittal.
Alcuni “attenti” ambientalisti tarantini, come Angelo Bonelli Co-Portavoce di Europa Verde (assieme a Eleonora Evi) sembra caduto dalle nuvole dopo averla vista, rimanendone sorpreso. Alle redazioni, questa mattina, arriva un comunicato stampa nel quale si invita la Procura della Repubblica di Taranto ad aprire una inchiesta.
“ La puntata di Report – dichiara Bonelli – ha dimostrato, ancora una volta, la drammaticità della situazione dell’ex Ilva a Taranto, delle gravi situazioni d’inquinamento e di non sicurezza in cui operano i lavoratori dentro lo stabilimento siderurgico.
E’ questo il motivo per cui invieremo alla Procura di Taranto un esposto chiedendo di acquisire la puntata, in quanto, a nostro avviso, nei filmati e nelle interviste mandate in onda ci sono notizie di reato. Nella puntata sono stati trasmessi filmati esclusivi, dell’associazione Veraleaks, in cui gli operai rimuovono polveri tossiche dentro la pancia dell’acciaieria, senza adeguate protezioni e i fumi contenenti benzopirene si disperdono senza che siano convogliati. Altri video evidenziano la dispersione di carbone a mare.”
Angelo Bonelli
“ Inoltre, nelle interviste mandate in onda da Report, il responsabile del laboratorio e monitoraggio ambientale prima di Ilva e negli ultimi due anni di Arcelor Mittal, ha dichiarato che sui controlli, non è cambiato nulla, in quanto affidati alle stesse persone che prima falsificavano i dati.
La puntata , – ha concluso Bonelli – dimostra ancora una volta che Report è un insostituibile presidio di giornalismo d’inchiesta. E’ di una gravità inaudita ed è inevitabile che di fronte a quelle immagini e a quelle interviste la Procura della Repubblica di Taranto debba aprire una inchiesta”.
Quella di Bonelli è una dichiarazione forte, a sostegno dei giornalisti che in pratica devono esercitare quel ruolo di controllori che pensavamo dovesse spettare ai politici, dei quali lui stesso fa parte da anni.
Una frase che ha catturato l’attenzione di molti nella trasmissione, è stata: “Una chiusura non è mai una sconfitta, ma deve essere un punto di rinascita per creare lavoro, cultura ed economia”
Ma come è sempre avvenuto, anche questa volta Report avrà l’effetto di una pietra gettata nello stagno. Tutto continuerà come prima, esattamente come i copia-incolla dei comunicati stampa.
Antonio Rubino è giornalista, editore e direttore del Gruppo Puglia Press e de La Voce del Popolo. Esperto di comunicazione e organizzatore di grandi eventi, ha collaborato anche con la RAI. Leggi la biografia completa
Antonio Rubino è giornalista, editore e direttore del Gruppo Puglia Press e de La Voce del Popolo. Esperto di comunicazione e organizzatore di grandi eventi, ha collaborato anche con la RAI. Leggi la biografia completa