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Patrimoni illeciti nel Foggiano: sequestro da 600 mila euro a Cerignola/ video

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Le forze dell’ordine hanno eseguito a Cerignola un sequestro di prevenzione dal valore complessivo di circa 600 mila euro. L’operazione rientra nelle attività di contrasto ai patrimoni ritenuti illecitamente accumulati. Il provvedimento riguarda beni riconducibili a un soggetto con precedenti per reati contro il patrimonio.

La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari ha emesso il decreto su proposta congiunta della Procura della Repubblica e della Questura di Foggia. Le attività investigative hanno mirato a ricostruire la pericolosità sociale del destinatario della misura e a individuare beni e risorse finanziarie a lui riconducibili, anche attraverso il nucleo familiare.

Patrimoni illeciti nel Foggiano: le indagini

La Divisione Anticrimine della Questura di Foggia ha analizzato numerosi procedimenti giudiziari riferiti a un ampio arco temporale. Gli accertamenti hanno evidenziato diversi precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio. Sulla base delle condanne riportate, gli investigatori hanno inquadrato il soggetto come socialmente pericoloso.

In parallelo, il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bari ha svolto indagini patrimoniali relative al periodo 2011-2024. Gli approfondimenti hanno riguardato contratti di compravendita, atti pubblici e movimenti finanziari. Le verifiche hanno interessato anche attività economiche e società riconducibili al contesto familiare.

Patrimoni illeciti nel Foggiano: i beni sequestrati

Dall’analisi dei dati è emersa una sproporzione tra i redditi leciti dichiarati e l’incremento patrimoniale complessivo. Gli investigatori hanno rilevato una correlazione temporale tra le acquisizioni dei beni e la commissione di reati di natura lucrativa. Il Tribunale ha valutato il quadro nel suo insieme, senza limitarsi a un criterio esclusivamente cronologico.

Il sequestro ha riguardato un salone da parrucchiere, una palestra di boxe, quote societarie di un bar-tabaccheria e diversi rapporti finanziari. I beni risultano intestati al soggetto, a familiari o ad attività economiche ritenute a loro riconducibili. Il valore complessivo del patrimonio sottoposto a vincolo ammonta a circa 600 mila euro.

Il Tribunale ha nominato un amministratore giudiziario, che assumerà la gestione dei beni sequestrati. La misura si inserisce nel sistema di prevenzione patrimoniale previsto dal codice antimafia. Gli sviluppi successivi dipenderanno dalle determinazioni dell’autorità giudiziaria competente.

Redazione Pugliapress

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