Ex Ilva: individuato manufatto in amianto presso l’Altoforno 1. Decreto governativo: Turco presenta in Senato emendamento alla Manovra per Taranto

Quest’oggi l’onorevole del Movimento 5 Stelle Mario Turco ha presentato presso l’Ufficio competente del Senato un emendamento alla Legge Finanziaria per il 2026, in fase di approvazione, al fine di stornare dai 23 miliardi di investimenti riservati alle spese militari una quota di 5 miliardi da destinare ad un intervento ben più incisivo di quello previsto dal Governo, a detta dell’Onorevole, sulle acciaierie di Taranto.
Dopo aver ribadito il “no” della Città all’insediamento di una nave rigassificatrice nel porto di Taranto al fine di alimentare i nuovi forni elettrici ed i 3 Dri necessari per rifornirli, Turco ed il Movimento 5 Stelle delineano nuovamente gli assi strategici da rispettare per poter dare consistenza ad un progetto rimasto per ora evanescente, quello di una nuova Taranto “ambientalizzata”, nella quale la siderurgia non dovrebbe più anticamera di “malattia”.
Si tratta, secondo il senatore tarantino, di riprendere in mano quel “cantiere Taranto” progettato al tempo del secondo governo guidato da Giuseppe Conte, che innanzitutto preveda strumenti di sostegni al reddito di tutti i lavoratori, non solo quelli diretti ma anche per i tanti delle imprese dell’indotto.
Si chiede, poi, il ripristino dei 400 milioni di euro destinati alle bonifiche con l’istituzione di un centro unico per le bonifiche e la rimozione dello scudo penale per il siderurgico, così come misure a sostegno della mitilicoltura e dei lavoratori Isola Verde.
“Anche se il M5S continua a chiedere nazionalizzazione e accordo di programma – si legge nella nota informativa pubblicata dall’onorevole Turco – con conseguente abbandono delle fonti fossili, proprio nell’ottica di un futuro sostenibile per il territorio, domanda altresì la salvaguardia dei livelli occupazionali, così come la formazione e riqualificazione dei lavoratori per le bonifiche, nonché l’incremento delle risorse per l’integrazione salariale per tutto il 2025″.
Ma se la politica e i sindacati continuano a confrontarsi anche sull’eventuale ingresso dello Stato con una quota di partecipazione al fianco di quella che fra le due proposte d’acquisto pervenute risulterà vincitrice ( Flacks Group o Bedrock), Acciaieria d’Italia in Amministrazione Straordinaria ha comunicato di essere intervenuta oggi per rimuovere, nei pressi dell’altoforno 1 delle acciaieria, un manufatto di dimensioni contenute con all’interno amianto, che si trovava, si legge in una nota, in una zona non interessata né da attività lavorative né dal transito di lavoratori.
L’azienda ha avviato le procedure per la bonifica del materiale, in linea con le normative vigenti, che prevedono la predisposizione di un piano di lavoro, che dovrà essere validato dalle Autorità competenti. Nel frattempo, il materiale è stato messo in sicurezza da una impresa specializzata e autorizzata per tale tipologia di interventi.
Prima dell’avvio delle attività di bonifica, la stessa comunicherà ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza le modalità di intervento.




