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Inclusione sociale in Puglia: cresce il welfare contadino in 95 fattorie solidali

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Inclusione sociale in Puglia – Nelle campagne pugliesi cresce il modello del welfare contadino grazie a 95 fattorie solidali impegnate nel sostegno alle famiglie in difficoltà e alle fasce più fragili della popolazione. Le realtà agricole, secondo un’analisi diffusa da Coldiretti Puglia, offrono servizi che spaziano dalla pet therapy al reinserimento lavorativo, con un ruolo centrale per le persone con disabilità. Il potenziamento del Fondo unico per l’inclusione, al quale sono stati assegnati 5,5 milioni di euro dal Ministero per le disabilità, rafforza ulteriormente le attività avviate nel territorio.

Negli ultimi anni l’agricoltura sociale ha registrato una crescita costante, arrivando a garantire un valore di servizi sanitari ed educativi superiore al miliardo di euro, secondo le stime di Coldiretti. Le persone con disabilità risultano essere la categoria maggiormente coinvolta nei progetti attivi, seguite da minori in difficoltà e cittadini immigrati, come riportato da una recente analisi elaborata su dati del Welfare Index PMI.

L’inclusione sociale in Puglia come motore dell’agricoltura solidale

Il modello del welfare contadino favorisce percorsi dedicati al reinserimento lavorativo di soggetti fragili, inclusi detenuti ed ex detenuti, oltre a iniziative rivolte a donne vittime di violenza e attività di pet therapy. Un ulteriore passo avanti è rappresentato dal progetto “Nidi di Comunità”, sviluppato con il contributo di educatori e imprenditori agricoli per creare spazi partecipati destinati alla crescita dei bambini e al supporto delle famiglie.

Tra i servizi più apprezzati emergono l’agrinido, l’agrididattica e le attività di benessere psicofisico. Secondo Coldiretti Puglia, quasi nove cittadini su dieci (89%) mostrano interesse verso soluzioni educative in contesto rurale, considerate fondamentali per il sostegno quotidiano alle famiglie.

Progetti attivi e nuove prospettive per l’inclusione sociale in Puglia

La normativa regionale sostiene l’agricoltura sociale come strumento per favorire l’inserimento socio-lavorativo di persone svantaggiate, minori in età lavorativa e soggetti con disabilità. Le fattorie solidali presenti sul territorio accolgono diverse categorie fragili attraverso percorsi di riabilitazione, agricoltura terapeutica, attività dedicate agli anziani e iniziative mirate al miglioramento del benessere psico-fisico.

Particolare rilievo assumono i servizi rivolti ai genitori di bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e autismo, che trovano nelle fattorie sociali opportunità formative e di apprendimento spesso non disponibili in altre strutture. Parallelamente, gli agriospizi rappresentano un’alternativa alle tradizionali case di riposo: gli anziani trascorrono le giornate all’aria aperta, tra ortoterapia, corsi di cucina, ginnastica posturale ed escursioni, con l’obiettivo di favorire socializzazione e benessere.

L’espansione delle fattorie solidali conferma il ruolo centrale dell’agricoltura sociale nella costruzione di un sistema territoriale inclusivo. Con il nuovo finanziamento nazionale e il crescente interesse delle comunità locali, in Puglia si apre una fase di ulteriore sviluppo che mira a rafforzare i servizi dedicati ai cittadini più fragili e a promuovere nuove progettualità nel segno dell’inclusione sociale.

Redazione Pugliapress

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