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Bari ospita un simposio dedicato al Mediterraneo e alle sue sfide

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Conferenza sul Mediterraneo all’Istituto a Orientamento Universitario “Bona Sforza” di Bari, dove si è svolto un simposio dedicato al tema “Mare Nostrum: area di conflitti, di incontri e di scambi. Problemi storici, geopolitici ed antropologici”. L’incontro ha riunito esperti di geopolitica, storia e antropologia per analizzare il ruolo strategico del Mediterraneo e le sue prospettive future.

Conferenza sul Mediterraneo: analisi storiche e geopolitiche

L’iniziativa, promossa dall’Istituto “Bona Sforza” in collaborazione con l’Università “Aldo Moro” e con l’Istituto Cattolico di Parigi, ha messo al centro dell’attenzione il Mediterraneo come crocevia internazionale per scambi commerciali e culturali. Da secoli quest’area rappresenta uno spazio di contatto tra Europa, Africa, Asia e le rotte atlantiche, configurandosi come luogo di incontro ma anche di tensioni e rivalità.

Il convegno, moderato dal dott. Mauro Lastella, ha ospitato interventi di esperti del settore: il Generale di Corpo d’Armata (ris.) Michele Torres, specialista in geopolitica; il dott. Umberto Bosna, analista geopolitico; il professor Antonio Lattanzio, docente di antropologia culturale dell’Istituto Cattolico di Parigi; e il professor Nicola Neri, docente di Storia delle Relazioni Internazionali dell’Università degli Studi “Aldo Moro”.

Nel suo intervento introduttivo, il Generale Torres ha illustrato le dinamiche dell’area mediterranea allargata, evidenziando i fattori di instabilità e i conflitti regionali attualmente in corso. Il dott. Bosna ha poi approfondito la crisi russo-ucraina, soffermandosi sul ruolo delle principali potenze globali.

Conferenza sul Mediterraneo: prospettive antropologiche e culturali

Il professor Lattanzio ha offerto una chiave di lettura antropologica, descrivendo il Mediterraneo come luogo di meticciato e fusione tra culture. Ha evidenziato come gli scambi commerciali millenari e i continui contatti tra popoli abbiano modellato in modo significativo identità e tradizioni dell’intera area.

A concludere il simposio è stato il professor Neri, che ha raccolto i principali contributi espressi, sottolineando il ruolo strategico che l’Italia può assumere nel contesto internazionale grazie alla sua posizione geografica centrale.

L’iniziativa è stata molto partecipata da studenti, studiosi e cittadini, offrendo un’occasione di approfondimento sulla storia, il presente e gli scenari futuri del Mediterraneo, con particolare attenzione agli aspetti geopolitici e antropologici.

La prossima sessione del convegno, aperta al pubblico, è prevista per il semestre gennaio–giugno 2026.

Redazione Pugliapress

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