Mattanza di 487 ulivi, nuovo allarme sulla criminalità in Puglia
Criminalità in Puglia – Ennesimo grave episodio nel territorio rurale pugliese, dove 487 ulivi sono stati brutalmente tagliati in un’area agricola coltivata da appena quattro anni. Un atto definito dagli agricoltori come una vera “mattanza”, che colpisce ancora una volta l’imprenditoria agricola locale e mette in evidenza l’escalation di furti e danneggiamenti che interessano le campagne pugliesi.
Secondo quanto denunciato da Coldiretti Puglia, il taglio degli ulivi rappresenta solo l’ultimo dei numerosi episodi che nelle ultime settimane stanno mettendo in ginocchio le aziende agricole del territorio. Accanto ai danneggiamenti, si registrano furti di ulivi resistenti alla Xylella, pali di sostegno e tubature degli impianti irrigui, con conseguenze dirette sulla produttività e sulla sicurezza delle campagne.
Criminalità in Puglia e danni al comparto agricolo
La criminalità in Puglia continua a colpire le aree rurali con raid sempre più frequenti, spesso compiuti anche in pieno giorno. I tagli agli ulivi e il furto di materiali come ferro, rame, cavi elettrici e telefonici rendono difficoltosa la gestione quotidiana delle aziende agricole, che si ritrovano isolate e impossibilitate a garantire irrigazione e manutenzione dei terreni.
Coldiretti sottolinea che tali atti determinano la distruzione del lavoro di anni, annullano la concorrenza leale e mettono a rischio la qualità dei prodotti agricoli. «La criminalità compromette gravemente la sicurezza delle campagne e l’immagine del Made in Italy», si legge nella nota diffusa dall’associazione.
Furti, estorsioni e cybercrime: un sistema che minaccia il settore
Il fenomeno non riguarda soltanto i danneggiamenti fisici. Le segnalazioni includono anche episodi di cybercrime, come phishing e truffe informatiche rivolte sia alle imprese sia ai cittadini che acquistano prodotti e servizi online. A questo si aggiungono racket, estorsioni, furti di attrezzature agricole, macellazioni clandestine e pratiche illegali che minacciano la sostenibilità economica delle aziende.
Secondo Coldiretti, la criminalità opera con modalità diversificate che colpiscono l’intera filiera agroalimentare regionale, mettendo a rischio un settore che rappresenta una delle principali colonne portanti dell’economia pugliese, con un valore superiore ai 4 miliardi di euro nel 2023.
Prospettive e richieste di maggior tutela per le campagne pugliesi
La situazione evidenzia la necessità di un maggiore presidio delle aree rurali e di interventi mirati per tutelare imprese e lavoratori. Le associazioni di categoria auspicano un rafforzamento dei controlli e misure di prevenzione più incisive, affinché episodi come la mattanza dei 487 ulivi non si ripetano e il settore agricolo pugliese possa continuare a rappresentare un motore economico per l’intera regione.
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