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Emergenza demografica in Puglia, cala la natalità e aumentano gli aborti

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Secondo i dati del Ministero della Salute e dell’Istat, la Puglia è tra le regioni italiane con il più alto tasso di aborto in Puglia e di interruzioni volontarie di gravidanza (IVG). Nel 2022 sono stati registrati oltre 5.300 casi, con un incremento del 3,2% rispetto all’anno precedente. Un fenomeno che contribuisce al calo della natalità e solleva un allarme demografico e sociale per il futuro della regione.

Aborto in Puglia: la Regione tra le prime per interruzioni

L’analisi dei dati mostra come la Regione Puglia mantenga un primato preoccupante sul fronte delle interruzioni di gravidanza, in un contesto nazionale già segnato da un forte declino demografico. Nonostante l’elevata percentuale di medici obiettori di coscienza (circa l’80,6%), il numero degli aborti in Puglia resta elevato. Questo indica, secondo diverse associazioni e fonti istituzionali, una carenza strutturale di politiche di prevenzione e di sostegno alla maternità, come previsto dall’articolo 5 della Legge 194/1978, che invita le istituzioni a offrire supporto economico, psicologico e sociale alle donne in difficoltà.

Consultori familiari e politiche per la natalità in Puglia

Le segnalazioni provenienti dal territorio evidenziano un indebolimento del ruolo dei Consultori Familiari, spesso privi di risorse adeguate. Tali strutture, nate per accompagnare la donna in gravidanza e fornire alternative all’aborto in Puglia, oggi faticano a garantire un vero sostegno alle madri. Diverse organizzazioni chiedono alla Giunta regionale pugliese di rilanciare la funzione dei Consultori, garantendo contributi economici per le madri sole, incentivi alla natalità e misure per conciliare vita familiare e lavoro.

Allarme sociale e appello alle istituzioni regionali

Alla luce della crisi demografica e del calo delle nascite, si propone un piano regionale di sostegno alla maternità che includa aiuti per la prima casa, incentivi alle famiglie numerose e un rafforzamento dei servizi educativi. Secondo alcune associazioni, “la vita non è un costo, ma il più grande investimento per il futuro della Puglia”.

Nel 2024 si stima che circa 800 bambini non siano nati a seguito di IVG. Un dato che solleva riflessioni non solo etiche, ma anche economiche e sociali. Maggiori informazioni sui dati ufficiali sono disponibili sul portale del Ministero della Salute.

Il futuro demografico della Puglia

Il dibattito sull’aborto in Puglia riporta al centro la questione demografica e il sostegno alla famiglia. Le associazioni chiedono alla politica regionale di agire con misure concrete per garantire un reale diritto alla nascita e un sistema sociale che valorizzi la genitorialità. La sfida demografica riguarda non solo la sanità, ma il futuro stesso della comunità pugliese.


Redazione Pugliapress

PugliaPress Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000 redazione@pugliapress.it direttore@pugliapress.it

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