Chiarelli (UDC): “Vent’anni di fallimenti del centrosinistra sull’istruzione dei ragazzi pugliesi e Taranto condannata alla dipendenza da Bari”
Il Commissario regionale dell’UDC e candidato al Consiglio regionale Gianfranco Chiarelli denuncia i vent’anni di fallimenti del centrosinistra sull’istruzione in Puglia. il crollo del sistema formativo, secondo lui, ha lasciato i giovani senza prospettive e ha impedito a Taranto di ottenere una vera autonomia universitaria.

«Oltre 40mila giovani pugliesi studiano fuori regione – denuncia Chiarelli –. È l’immagine più chiara del fallimento del centrosinistra sull’istruzione. Un’emorragia silenziosa ma devastante: la Puglia perde i suoi figli migliori, le famiglie si indebitano e i territori si svuotano».
Per il leader UDC, questo è il frutto di anni di incapacità politica, in cui l’istruzione è stata dimenticata a vantaggio del centralismo barese.
Taranto senza autonomia universitaria
Al centro della denuncia, la mancata nascita di un’università autonoma a Taranto. «È inaccettabile – continua Chiarelli – che dopo anni di promesse dei governi di centrosinistra, Taranto resti priva di autonomia universitaria. Hanno parlato di “decentramento” e “autonomia”, ma nei fatti hanno costruito una Puglia a una sola velocità, con Bari che accentra tutto».
Secondo Chiarelli, questa scelta politica ha impedito la crescita del territorio jonico, relegandolo a una condizione di dipendenza economica e culturale.
Famiglie sotto pressione: il costo della fuga
L’assenza di un sistema universitario competitivo in Puglia ha un impatto diretto sulle famiglie. «Mandare un figlio a studiare fuori regione significa affrontare costi insostenibili – afferma Chiarelli –. Gli stipendi si riducono, i risparmi si consumano e spesso quei ragazzi non tornano più. Ogni anno perdiamo migliaia di giovani, un capitale umano prezioso che arricchisce altre regioni mentre la Puglia si impoverisce».
Vent’anni di centrosinistra: promesse mancate e risorse sprecate
Chiarelli punta il dito contro la lunga gestione di Michele Emiliano e Nichi Vendola. «Per vent’anni la Puglia è stata guidata da una politica che ha pensato solo al consenso, non alla programmazione. Decaro parla di una regione attrattiva, ma attrattiva per chi? Solo per Bari. Nel resto della regione le imprese chiudono, i giovani emigrano e i servizi arretrano. Taranto è l’esempio più evidente di questo fallimento».
Proposte UDC: autonomia, giovani e sviluppo locale
Per invertire la rotta, Chiarelli propone una vera autonomia universitaria per Taranto, con sedi indipendenti, risorse proprie e corsi di laurea legati all’innovazione, all’ambiente e all’industria locale. Aggiunge che servono incentivi e borse di studio per chi sceglie di studiare e lavorare in Puglia, insieme a politiche abitative per studenti e giovani lavoratori.
«L’UDC – conclude – presenterà in Consiglio regionale un piano per fermare l’esodo dei giovani e creare un sistema formativo diffuso e competitivo. Il centrosinistra ha avuto vent’anni di tempo. Hanno fallito. Ora tocca a noi restituire dignità e opportunità ai pugliesi».
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