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Xylella: possibili deroghe alla legge regionale per la bruciatura sul Gargano

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Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica apre a deroghe mirate per la bruciatura degli sfalci sul Gargano, accogliendo le richieste degli agricoltori impegnati nella lotta alla Xylella fastidiosa e alle difficoltà legate alla gestione dei residui vegetali nei terreni impervi. L’annuncio arriva a seguito della risposta del Ministro all’interrogazione parlamentare della Senatrice Anna Maria Fallucchi, con la disponibilità ad aprire un tavolo tecnico con la Regione Puglia e gli enti competenti per individuare soluzioni condivise.

Deroghe per la bruciatura e tutela dell’ambiente

Il Ministero dell’Ambiente ha chiarito che la normativa nazionale consente la bruciatura controllata dei residui vegetali in condizioni precise, purché non si arrechino danni all’ambiente o alla salute pubblica. Pur ricordando che la legge regionale pugliese n. 38 del 2016 vieta la combustione dei residui agricoli nelle aree naturali protette e nei siti “Natura 2000”, lo stesso Ministero ha ribadito che sono previste deroghe in caso di emergenze fitosanitarie o di impossibilità tecnica a pratiche alternative, previo parere dell’Osservatorio fitopatologico regionale o della Sezione Foreste.

La decisione è accolta positivamente da Coldiretti Puglia, che sottolinea come gli agricoltori del Gargano si trovino spesso in aree vincolate – Parco Nazionale, siti Natura 2000 e aree soggette a direttive europee – dove le tecniche alternative di smaltimento, come la cippatura o la trinciatura, risultano onerose e difficili da applicare sui terreni scoscesi.

Xylella e gestione sostenibile dei residui agricoli

Secondo Coldiretti Puglia, il ritorno controllato alla bruciatura delle stoppie rappresenta una misura utile non solo per prevenire gli incendi ma anche per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa, il batterio che da anni minaccia le coltivazioni pugliesi. L’organizzazione agricola evidenzia inoltre che la tecnica non compromette la fertilità dei terreni né la fauna selvatica, risultando anzi indispensabile in aree marginali o non irrigue dove la cerealicoltura resta l’unica attività agricola praticabile.

Dal punto di vista ambientale, la bruciatura controllata potrebbe ridurre l’impatto climatico delle lavorazioni agricole, con una stima di oltre 2 milioni di chilogrammi di CO₂ in meno emessi nell’atmosfera grazie alla diminuzione delle operazioni meccaniche sui campi.

Verso un tavolo tecnico per il Gargano

Il Ministero si è detto disponibile ad avviare un tavolo di confronto con la Regione Puglia per valutare nel dettaglio la situazione fitosanitaria del territorio e definire modalità operative che garantiscano il rispetto delle normative ambientali e la tutela delle imprese agricole locali.

Coldiretti Puglia auspica che il confronto istituzionale possa portare rapidamente all’adozione di deroghe chiare e applicabili, in modo da permettere agli agricoltori di intervenire tempestivamente nei periodi di maggiore rischio fitosanitario e di incendio. L’obiettivo condiviso è quello di proteggere il territorio del Gargano, salvaguardare le coltivazioni e garantire la continuità delle attività economiche in un’area di alto valore ambientale e paesaggistico.

Redazione Pugliapress

PugliaPress Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000 redazione@pugliapress.it direttore@pugliapress.it

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