Squinzano in tripudio festeggia Fefè De Giorgi, 5 volte Campione del Mondo
Nel giorno del suo 64esimo compleanno Fefè De Giorgi, Commissario Tecnico della nazionale maschile di Pallavolo, fresca reduce dal trionfo iridato, è stato festeggiato come meritava in piazza Vittoria, nella sua Squinzano.
Legatissimo alla sua terra natìa, De Giorgi è un trait d’union insostituibile fra l’Italvolley di Velasco, quella che negli anni ’90 portò la pallavolo a livelli di popolarità mai conosciuti prima di allora in Italia, con tre trionfi mondiali consecutivi nel 1990, nel 1994 e nel 1998 (gli stessi anni nei quali, per una strana coincidenza, i sogni della Nazionali di Calcio si infrangevano invariabilmente ai calci di rigore nel corrispettivo Campionato del Mondo) essendone sempre un pilastro come giocatore, e quella che ha recentemente vinto le ultime due edizioni della rassegna, essendone il CT.
Ma sarebbe limitativo ridurre a questo la popolarità di De Giorgi: egli è, assieme a Lucchetta, certamente il volto più noto di questo sport in Italia, per la sua simpatia, la sua umanità, la sua generosità nel prestare il proprio nome ad iniziative di solidarietà. Legatissimo alla sua terra natìa, De Giorgi è stato designato dall’Università del Salento come uno dei suoi ambasciatori a livello internazionale.
Per De Giorgi si pone a questo punto solo una sfida ulteriore, quella di sanare il vulnus, la maledizione che continua ad aleggiare sulla pallavolo maschile, il mancato oro olimpico. Ci andò vicinissima la Nazionale di Velasco nel 1996, ma il CT filosofo si è rifatto con la fortissima compagine italiana femminile a Parigi lo scorso anno, replicando il successo fra l’altro al Mondiale di Singapore.
Sarà la volta buona a Los Angeles?
