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IL TARANTO STRAPAZZA IL BITONTO E SI RIPRENDE LA VETTA

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Massafra, Stadio “Italia” – Un pomeriggio che profuma di riscatto

Il sole di Massafra filtrava tra le nuvole come a voler dare tregua a una settimana segnata da inquietudini e incertezze. L’emergenza salmonellosi aveva lasciato il segno, ma il calcio, come spesso accade, offriva una via di fuga. Le tribune dello stadio “Italia” erano gremite di volti tesi, speranzosi, pronti a vivere ogni istante di una sfida che prometteva emozioni.

Il fischio d’inizio dà subito il via a una danza tattica tra due formazioni decise a non concedere nulla. Il Taranto, schierato con un 3-5-2 compatto e aggressivo, prende subito il controllo del campo, mentre il Bitonto, con il suo 4-3-3 più fluido, cerca spazi per colpire in ripartenza. I primi minuti sono un crescendo di intensità, con i giocatori che si affrontano come se ogni pallone fosse l’ultimo.

Al 10’, un episodio cambia il ritmo del match: un fallo di mano ingenuo di Catalano portò l’arbitro a indicare il dischetto. Il silenzio cala sullo stadio, rotto solo dal battito dei tamburi dei tifosi. Nicola Russo si avvicina al pallone con la calma di chi sa che quel momento può pesare. Il tiro è secco, preciso. Il portiere battuto. Ma più che esultanza, è sollievo.

Il Bitonto non si arrende. Palazzo, instancabile, cerca varchi tra le maglie ioniche, ma ogni tentativo si infrange contro una difesa attenta e ben organizzata. Zinfolino dalla panchina gesticola, incita, cerca di scuotere i suoi. Danucci è sereno.

Nella ripresa, il ritmo non cala. Al 54’, Monetti sfiora il raddoppio con una giocata da manuale, ma Cozzella si supera, negandogli la gioia del gol. Il pubblico applaude, riconoscendo la qualità di un match che, al di là del punteggio, stava offrendo spettacolo e cuore.

Poi, al 67’, una combinazione perfetta: Monetti innesca Calabria con un passaggio illuminante. Il destro che ne segue è chirurgico, una pennellata che lascia il portiere immobile. Il pubblico esplode, ma è l’eleganza dell’azione a restare impressa.

Gli ultimi minuti scorrono tra cambi, applausi e qualche brivido. Monetti, stremato ma acclamato, lascia il campo tra ovazioni. Il tempo si esaurisce, l’arbitro fischia la fine. Non resta che raccogliere le emozioni sparse sul prato.

TARANTO-BITONTO 2-0

RETI: 10’ rigore Russo (T), 67’ Calabria (T)

TARANTO: De Simone; Delvino, Brunetti, Derosa; Hadziosmanovic (44’ Souare), Etchegoyen (62’ Marino), Di Paloantonio, Calabria, Monetti (89’ Terrana); Russo (74’ Vukoja), Imoh (68’ Valentin). Panchina: Capogna, Magri, Pavone, Terrana, Dammacco, Allogho. All. Danucci.

BITONTO: Cozzella; Catalano, D’Alba (77’ Mazzilli), Delgado, Marchitelli; Cariello (62’ Caffarella), Cutrone (81’ Gagliardi), Milella (62’ De Michele); Rotondo (46’ Pelosi), Palazzo, Napoli. Panchina: Scioscia, Pizzulli, Sassanelli, Brizzi. All. Zinfollino.

ARBITRO: Ivo D’Ambrosia (Brindisi). Assistenti: Francesco Catino (Molfetta) e Stefano Pezzolla (Bari).

AMMONITI: Di Paolantonio, Brunetti, Etchegoyen (T); Rotondo, Cariello, Delgado (B).

NOTE: angoli 4-0.

Foto G. Maffucci

Francesco Leggieri

Giornalista pubblicista. Collaboratore, a vario titolo, di altre redazioni sportive di giornali, radio e televisioni nazionali. Esperto di attività Audiovisive, fotografiche e cinematografiche (diploma don Orione di Roma 1985). Presentatore televisivo e radiofonico per varie emittenti locali e di eventi anche a carattere nazionale. Scrittore. E' in uscita il suo terzo libro. Esperienza nelle attività di pubbliche relazione in ambito militare.

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