I 41 sindaci della Città metropolitana di Bari hanno inviato una lettera alla Presidente del Consiglio per chiedere un intervento immediato a tutela della sicurezza della Global Sumud Flotilla, impegnata in una missione umanitaria di pace in acque internazionali. L’iniziativa nasce in seguito ai ripetuti attacchi che hanno messo in pericolo l’incolumità dei partecipanti alla spedizione.
Preoccupazione crescente per la sicurezza della Flotilla
Nel documento congiunto, i primi cittadini hanno espresso «crescente e profonda preoccupazione» per le condizioni in cui sta operando la Global Sumud Flotilla. Le imbarcazioni, secondo quanto riportato, sarebbero state colpite da droni e ordigni, con esplosioni registrate nelle immediate vicinanze e danni dovuti a bombe sonore e sostanze urticanti.
«Questi attacchi – scrivono i sindaci – mettono seriamente a rischio la vita di chi partecipa alla missione, concepita esclusivamente con finalità umanitarie e pacifiche».
Appello alla politica e alla diplomazia
I sindaci della Città metropolitana di Bari hanno chiesto un «intervento urgente» da parte del Governo italiano, attraverso una presa di posizione pubblica e la mobilitazione di tutti i canali diplomatici e internazionali. Obiettivo prioritario: garantire la protezione della Flotilla e fermare «azioni ostili e illegittime».
Nel testo, i primi cittadini sottolineano la necessità di «una forte pressione politica sui responsabili» al fine di assicurare il proseguimento della missione senza ulteriori rischi.
Richiesta di tutela immediata
La lettera si conclude con la richiesta formale di «un intervento immediato per garantire che la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla possa proseguire in condizioni di sicurezza».
Il documento congiunto rappresenta una presa di posizione corale del territorio barese, a conferma dell’attenzione istituzionale verso un’iniziativa che, secondo i sindaci, «merita di essere protetta e difesa in nome dei principi universali di pace e solidarietà».
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