Il popolo del grano scende in piazza a Bari contro le speculazioni
l popolo del grano si mobilita con una grande manifestazione a Bari per denunciare le speculazioni sul mercato cerealicolo che mettono a rischio il futuro del comparto agricolo italiano. Migliaia di agricoltori della Coldiretti, provenienti da diverse regioni del centro e del sud Italia, si raduneranno venerdì 26 settembre 2025 sul Lungomare a partire dalle ore 9, portando cartelli, striscioni e bandiere in segno di protesta contro l’importazione di prodotto straniero che sta facendo crollare i prezzi del grano nazionale al di sotto dei costi di produzione.
Il cuore del “Granaio d’Italia”
Bari, città simbolo della cerealicoltura italiana e capoluogo del cosiddetto “Granaio d’Italia”, sarà teatro della mobilitazione. Secondo gli organizzatori, le manovre speculative stanno minacciando la sostenibilità di oltre 130mila aziende agricole e di un patrimonio territoriale di 1,2 milioni di ettari. La discesa dei prezzi non solo compromette la sopravvivenza economica degli agricoltori, ma mette a rischio anche la qualità delle produzioni e l’approvvigionamento alimentare nazionale.
Le conseguenze per il settore agricolo
Le importazioni di grano a basso costo hanno già avuto un impatto devastante: molte imprese agricole non riescono più a coprire i costi di produzione, con il pericolo concreto di abbandono dei campi e desertificazione delle aree rurali. «Senza interventi immediati – hanno sottolineato i rappresentanti della Coldiretti – sarà impossibile garantire la continuità di un settore strategico per l’economia e per la sicurezza alimentare del Paese».
L’iniziativa mira quindi a sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulla necessità di tutelare il grano italiano, considerato un pilastro dell’agricoltura nazionale.
Una mobilitazione per il futuro
La manifestazione del 26 settembre rappresenta un momento cruciale per la difesa del comparto cerealicolo. Gli agricoltori chiedono controlli più severi sulle importazioni e misure concrete per salvaguardare la filiera nazionale. Il messaggio lanciato da Bari è chiaro: senza un’azione tempestiva, il rischio è la perdita di un patrimonio economico, ambientale e culturale di valore inestimabile.
PugliaPress
Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000
redazione@pugliapress.it
direttore@pugliapress.it




