Tentata estorsione al presidente del Foggia Calcio: chiesto rinvio a giudizio
È stato chiesto il rinvio a giudizio per quattro persone coinvolte nell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari sulla tentata estorsione aggravata dalla mafiosità ai danni del presidente del Foggia Calcio. L’indagine riguarda anche una serie di episodi violenti che avrebbero colpito dirigenti della società sportiva.
Rinvio a giudizio per tentata estorsione
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli indagati – arrestati lo scorso 19 maggio – sono accusati non soltanto di tentata estorsione al presidente del club, ma anche di detenzione e porto illegale di esplosivi. Contestati inoltre i danneggiamenti provocati da cinque attentati che hanno preso di mira alcuni dirigenti della società calcistica.
Le indagini coordinate dalla Dda hanno portato a ricostruire una serie di intimidazioni riconducibili a dinamiche estorsive aggravate dalla finalità mafiosa.
Udienza preliminare fissata a novembre
La Procura ha richiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati, e l’udienza preliminare è stata fissata per il 25 novembre. In quella sede, il giudice valuterà le accuse formulate e la documentazione raccolta dagli inquirenti, decidendo l’eventuale rinvio a processo.
La vicenda ha destato forte preoccupazione nell’ambiente sportivo locale, con il coinvolgimento diretto di figure dirigenziali della società calcistica foggiana. Gli episodi contestati evidenziano la gravità delle pressioni subite e l’intreccio con fenomeni di criminalità organizzata.
Prospettive future
Il procedimento giudiziario, attualmente in fase preliminare, rappresenta un passaggio cruciale per accertare le responsabilità e valutare le prove raccolte. La decisione attesa a novembre sarà determinante per stabilire se la vicenda approderà in aula di tribunale.
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