Università di Bari, il progetto AVC-Neuro-Quest rivoluziona le diagnosi neurologiche
La start-up barese QSENSATO, spin-off accreditato dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, si è aggiudicata il bando nazionale D3 4 Health promosso dall’Università La Sapienza di Roma. Con il progetto AVC-Neuro-Quest, che apre nuove frontiere nella diagnosi delle malattie neurologiche, la società pugliese riceverà un contributo di 368.670 euro. Le risorse saranno destinate allo sviluppo di sensori quantistici indossabili per il monitoraggio dell’attività cerebrale.
AVC-Neuro-Quest: eccellenza pugliese per la diagnosi neurologica
Il progetto nasce in Puglia e punta a realizzare celle a vapore miniaturizzate da integrare in dispositivi per la magnetoencefalografia (MEG). Questi sensori, inseriti in elmetti leggeri e indossabili, permettono di ottenere misurazioni più accurate. Di conseguenza, riducono i tempi diagnostici e superano i limiti dei sistemi tradizionali.
L’obiettivo principale è sviluppare magnetometri quantistici ultra-sensibili. Questi strumenti rilevano i debolissimi campi magnetici generati dai neuroni, migliorando la localizzazione e la risoluzione spazio-temporale. In questo modo, la diagnosi diventa più rapida e precisa.
Il ruolo dell’Università di Bari e l’innovazione nel quantum sensing
QSENSATO è il primo spin-off del Sud Europa dedicato al quantum sensing. Nasce dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Bari e conferma l’importanza dell’ateneo pugliese come centro di ricerca avanzata. Inoltre, la società ha già ottenuto riconoscimenti internazionali e attratto investimenti da fondi specializzati in deep tech.
«Con il progetto AVC-Neuro-Quest portiamo nel settore biomedicale una tecnologia di frontiera – ha dichiarato Gianvito Lucivero, CEO e Founder di QSENSATO –. Le nostre celle di vapore miniaturizzate consentiranno di costruire elmetti indossabili con centinaia di chip integrati. Ciò permetterà di offrire esami cerebrali più accurati e accessibili, senza procedure invasive».
L’attuale diagnostica MEG si basa su sensori superconduttori SQUIDs. Questi strumenti sono ingombranti, costosi e funzionano solo a temperature criogeniche. Tuttavia, la tecnologia sviluppata a Bari introduce un accesso ottico multidirezionale e geometrie più complesse. Per questo motivo i nuovi dispositivi offrono una ricostruzione dell’attività cerebrale molto più precisa. Inoltre, potranno essere utilizzati anche nella localizzazione dei tumori e nello sviluppo di interfacce cervello-macchina.
Prospettive future: dalla Puglia alla sanità internazionale
Il progetto AVC-Neuro-Quest durerà 12 mesi. In questo periodo QSENSATO lavorerà alla progettazione e all’ottimizzazione delle celle, all’assemblaggio di nuove strutture di testing e alla creazione di prototipi scalabili. L’obiettivo finale è sviluppare un Minimum Viable Product (MVP) destinato al settore biomedicale.
La ricerca, avviata dall’Università di Bari, rappresenta un passo avanti per la Puglia e per l’intero sistema sanitario. Grazie a queste innovazioni, la diagnosi precoce delle malattie neurologiche potrà diventare più accessibile, veloce e sicura. Di conseguenza, le prospettive di applicazione clinica e industriale sono molto concrete.
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