Eolico in Puglia: Coldiretti denuncia l’“abusivismo energetico” a Torricella
Eolico in Puglia: Coldiretti denuncia l’“abusivismo energetico” a Torricella
Un nuovo parco eolico in provincia di Taranto solleva polemiche e timori per l’impatto su agricoltura, pesca e turismo. Coldiretti Puglia parla di “abusivismo energetico” e chiede una pianificazione condivisa prima del rilascio delle autorizzazioni.
Il caso di Torricella e le criticità sollevate
Secondo Coldiretti, l’espansione incontrollata degli impianti eolici, sia a terra sia in mare, rischia di compromettere settori strategici per la regione. In particolare, a Torricella, una pala contrassegnata dalla sigla T02 dovrebbe sorgere a poco più di un chilometro dal centro abitato e a soli 400 metri da una masseria agrituristica.
L’organizzazione agricola sottolinea che la relazione ambientale presentata descrive l’area come terreno agricolo generico, tralasciando la presenza di vigneti di Primitivo D.O.P., oliveti monumentali e beni storico-culturali come la cappella della Santissima Trinità e il frantoio ipogeo della masseria Tremola. Le criticità riguardano anche l’inquinamento acustico e il rischio per la salute dei residenti e degli ospiti delle strutture agrituristiche.
Coldiretti: “Serve una programmazione condivisa”
Il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, denuncia la mancanza di regole chiare nella localizzazione degli impianti, spesso promossi da fondi di investimento senza coinvolgere gli agricoltori:
“È necessario salvaguardare campagne e mari per garantire la sovranità alimentare, fermando le speculazioni e il consumo di suolo. A rischio ci sono la pesca, la mitilicoltura, il turismo e la Dop economy pugliese, che vale 678 milioni di euro”.
L’associazione insiste sulla necessità di individuare aree idonee e di definire una programmazione che tenga conto delle vocazioni agricole e agroalimentari del territorio.
La proposta di un modello alternativo
Coldiretti sostiene un modello di transizione energetica che includa le imprese agricole come protagoniste. Tra le soluzioni indicate ci sono le comunità energetiche, l’agrivoltaico sostenibile, gli impianti solari sui tetti e il biogas. Queste alternative, secondo l’associazione, permettono di integrare il reddito degli agricoltori e al tempo stesso ridurre l’impatto ambientale, specialmente nel settore zootecnico.
Prospettive future
La questione dell’eolico in Puglia resta aperta e al centro del dibattito. Coldiretti chiede che ogni decisione sul futuro energetico della regione sia frutto di concertazione territoriale, con l’obiettivo di bilanciare sviluppo delle rinnovabili e tutela delle eccellenze agricole, paesaggistiche e culturali.
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