Sull’ex ILVA nuovo botta e risposta fra Bitetti ed il Movimento 5 Stelle

La giornata domenicale e para-ferragostana non ha impedito che sulla questione delle questioni, quella del futuro industriale di Taranto i contendenti affilassero nuovamente le armi.
A dar fuoco alle micce un articolo pubblicato sulla prima pagina del Quotidiano di oggi, firmato dal Sindaco della Città, Piero Bitetti, nel quale in apertura veniva rifilata una staffilata con un mittente facilmente riconoscibile, sia pure non citato esplicitamente.
Con riferimento a chi lo accusa di non stare facendo nulla di concreto per stoppare immediatamente la produzione di ulteriori agenti inquinanti nell’aria di Taranto, in parole povere di chiudere definitivamente l’ex ILVA, Bitetti ha avuto modo di puntualizzare come tale decisione non sia stata presa neppure da chi ha governato l’Italia in anni recenti, pur essendosi alleato sia con la destra sia con la sinistra.
Troppo evidente il riferimento ai cambi di alleanza per generare equivoci sul movimento politico al quale la frecciata acuminata fosse diretta, lanciata la quale Bitetti ha poi espresso un pensiero più articolato, teso a ribadire come una questione talmente complessa necessiti di tempo per essere riorientata nella direzione da tutti auspicata, ma anche che egli non si sottrarrà ad un giudizio negativo sul suo operato se, al termine del suo mandato, tale riorientamento non sarà stato chiaramente intrapreso.
Ad ogni modo, la frecciata ha sortito una replica piccata della sezione tarantina del Movimento 5 Stelle, al quale era stata con tutta evidenza rivolta, con una nota stampa nella quale respinge con decisione le accuse del Sindaco Bitetti sulla vicenda ex Ilva.
“In campagna elettorale – si legge – il Sindaco si era impegnato a difendere Taranto dall’inquinamento e dalla produzione a carbone. Oggi, invece, tace di fronte a un’AIA che condanna la città a 12 anni di carbone e preferisce attaccare chi chiede coerenza e rispetto degli impegni assunti con i cittadini.
Il M5S ha chiesto all’Amministrazione comunale di unirsi al ricorso contro l’AIA, perché solo con un’azione congiunta si può dare più forza alla difesa della comunità. Taranto non ha bisogno di polemiche sterili, ma di scelte coraggiose e di un Sindaco che abbia la forza di rappresentare fino in fondo la volontà dei tarantini.
Se il Sindaco vuole davvero difendere la città, smetta di cercare alibi e si unisca a questa battaglia”.




