Donna uccisa nella notte a Foggia, è caccia all’ex compagno da lei già denunciato

Una donna di 46 anni di origine marocchina ma da tempo residente a Foggia, è stata brutalmente uccisa questa notte per strada nei pressi della propria abitazione, in vico Cibele, zona Quartieri Settecenteschi.
Erano circa le 4 del mattino, quando l’aggressione si è consumata. Urla strazianti sono state udite da alcuni residenti, i quali hanno interrotto il proprio riposo per controllare cosa stesse accadendo e sono accorsi in strada, prestando un primo ma inutile soccorso. Per la donna non c’è stato infatti nulla da fare, a causa del numero e della profondità delle ferite inferte da un’arma da taglio.
E’ caccia quindi al suo aggressore da parte degli agenti della Squadra Mobile di Foggia, i quali però hanno già chiara quale pista intraprendere per prima nella ricerca del responsabile: la donna, infatti, nel mese di maggio si era rivolta al Centro antiviolenza “Impegno Donna – Telefono Donna”, a seguito delle minacce e dei continui interessamenti molesti ricevuti da un uomo, un suo connazionale, col quale aveva avuto una relazione poi troncata.
Il Centro aveva preso in carico la sua situazione, provvedendo a segnalare la questione alla Polizia con un’indicazione di rischio elevato di femminicidio. All’uomo in questione, tuttavia, era stato presentato un semplice divieto di avvicinamento, ma non gli era stato attribuito obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Ecco perché la responsabile del Centro, Franca Dente, raggiunta dall’Ansa, ha rilasciato una dichiarazione che mostra tutto lo scoramento per una morte annunciata e che poteva per questo essere evitata, anche perché la donna, contrariamente ai consigli ricevuti dalle operatrici, non aveva cercato accoglienza in una struttura protetta fuori dalla Città.
“Non ce la possiamo fare da sole. Abbiamo bisogno di una ancora più stretta sinergia tra forze dell’ordine e magistratura. Abbiamo fatto tutti i passi giusti nei tempi giusti. È una sconfitta enorme per noi e per tutte le vittime”, il commento.




