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Taranto: la Capigruppo di maggioranza dice “no” all’Accordo di programma sull’ex ILVA

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Il sindaco Piero Bitetti, recependo le indicazioni pervenute dai capigruppo di maggioranza, ha annunciato la propria contrarietà alla firma dell’accordo di programma proposto dal Governo per l’ex Ilva di Taranto, nell’incontro tenutosi a Roma lo scorso venerdì.

I capigruppo di maggioranza, che hanno elaborato comunque un documento che spiega le motivazioni del rifiuto, ritengono superfluo convocare nei prossimi giorni il consiglio comunale, in quanto l’accordo così formulato è lacunoso e privo di garanzie per la città.

Nel documento si chiede al sindaco di non firmare l’atto d’intesa e gli si dà mandato di lavorare ad un nuovo accordo di programma, che preveda la totale decarbonizzazione dell’impianto entro cinque anni, garantisca la tutela della salute di cittadini e lavoratori, assicuri la salvaguardia ambientale e dei posti di di lavoro.
Un accordo che, allargando lo sguardo oltre quella che potremmo definire la “tenaglia del siderurgico”, preveda misure per la diversificazione economica e il potenziamento dell’offerta formativa e sanitaria sul territorio.

Il sindaco Bitetti, a questo proposito, aveva già avanzato la richiesta al Governo di adottare un decreto-legge speciale per Taranto, che mettesse in campo risorse dedicate alla riconversione industriale insieme a strumenti straordinari per la rigenerazione urbana e ambientale che possano al contempo attrarre investimenti.

Occorrerà capire a questo punto quale sarà la reazione del Governo: il ministro Adolfo Urso, l’altro ieri si è recato a Gioia Tauro e nell’occasione ha ottenuto una disponibilità di base da parte dell’Amministrazione locale e di quella regionale ad ospitare, in quello che è il primo porto in Italia per numero di container, la nave rigassificatrice destinata ad alimentare, nelle intenzioni del Governo, i 4 impianti per il preridotto che, stando così le cose, non verrebbero più installati a Taranto, dove invece si costruirebbero solo i forni elettrici, che lavorerebbero il preridotto prodotto in Calabria.

Se ne discuterà nel prossimo incontro che si terrà, sempre presso il ministero delle Imprese, martedì della prossima settimana, e al quale prenderanno parte anche i ministri dell’Ambiente e della Sanità, oltre agli enti locali pugliesi interessati: Comuni di Taranto e State, provincia di Taranto e Regione.

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