Lecce e provinciaSpettacolo Lecce

A Corigliano d’Otranto una parte del pubblico contesta il concerto organizzato dal Festival della Taranta

Pubblicità

E’ partito venerdì sera il tradizionale Festival agostano itinerante della “Notte della Taranta”, che avrà come al solito nel “concertone” di Melpignano il suo appuntamento culminante e di maggiore visibilità, con diretta televisiva e pubblico straboccante.

E’ iniziato da Corigliano d’Otranto, e lo ha fatto con una sorpresa: una parte del pubblico infatti, dopo aver assistito ad una parte dello spettacolo musicale, che vedeva impegnati Cesare Dell’Anna, i fratelli Redi ed Ekland Hasa, Irene Lungo, insofferente per il fatto di non stare ascoltando alcun brano del repertorio tradizionale della Pizzica, ha inscenato una forma particolare di protesta, dando il via ad un concerto parallelo.

Alcuni spettatori hanno tirato fuori il tamburello e, su questo le versioni divergono, seguiti da una parte del pubblico maggioritaria o minoritaria a seconda dei punti di vista, si sono messi ad interpretare il classici del repertorio della Pizzica salentina, quelli del tutto trascurati fino a quel momento dai musicisti del concerto ufficiale.

Certamente, il piccolo concerto parallelo e improvvisato ha creato dei malumori fra chi si esibiva sul palco, la richiesta (non accolta) di interromperlo, ed anche un po’ di cacofonia, se così si può dire.

Quanto avvenuto, va annoverato sicuramente come qualcosa di programmato con un certo anticipo: da anni infatti serpeggia un diffuso malcontento per l’evoluzione della Pizzica salentina “ufficiale”, quella salita alla ribalta internazionale grazie al successo di pubblico che riscuote il Concertone di Melpignano ed anche perché parte del marchio “Salento”, tanto di moda in questi anni.

Un’evoluzione che, musicalmente, ha significato contaminazione con generi musicali e rispettivi interpreti lontani dal repertorio tradizionale della Pizzica, basta vedere i nomi che negli ultimi anni si sono esibiti a Melpignano. Facendo un parallelo con la politica, è come se nel partito della Pizzica salentina sia nata una corrente tradizionalista, insofferente verso la moderna svolta commerciale impressa dalla direzione artistica del Festival, e quindi in aperta rottura con la stessa.

L’altra sera, a Corigliano d’Otranto, è andata in scena la prima visibile esistenza di questa frattura. Essa potrà avere un seguito, oppure potrà restare confinata in spazi alternativi, organizzati da quelli che potremmo definire i “puristi del Tarantismo”.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio