Export agroalimentare in Puglia: calano pasta e ortaggi, cresce solo il vino
L’export agroalimentare in Puglia ha registrato una frenata nel primo trimestre del 2025. La causa principale è l’incertezza internazionale e la minaccia dei dazi. Lo riferisce Coldiretti Puglia, che ha elaborato i dati Coeweb. Il vino segna un +9,3%, ma la pasta cala dell’1,6%. I prodotti trasformati di frutta e verdura scendono del 4,7%. L’olio d’oliva, dopo anni di crescita, avanza solo del 2,4%.
Export agroalimentare in Puglia frenato da dazi e instabilità globale
Il contesto globale incerto ha influito sull’export agroalimentare in Puglia. Le tensioni geopolitiche e i dazi rallentano le esportazioni. Coldiretti spiega che “l’olio registra un rallentamento. Cresce solo del 2,4%. La pasta cala dell’1,6% e i trasformati ortofrutticoli del 4,7%”.
Il vino è l’unico prodotto in crescita. L’export segna un aumento del 9,3% rispetto al primo trimestre 2024. Questo risultato compensa, in parte, le flessioni degli altri comparti.
Dazi e accordi internazionali: impatto sull’export agroalimentare in Puglia
L’accordo con gli Stati Uniti prevede dazi al 15%. È un miglioramento rispetto al 30% inizialmente ipotizzato. Coldiretti commenta: “L’intesa ha effetti diversi sulle filiere. Servono compensazioni europee, anche a causa della svalutazione del dollaro”.
Si attende l’elenco dei prodotti esenti da dazi. “La Commissione UE – dichiara Coldiretti – deve includere il vino tra quelli a zero dazio. È un prodotto strategico per l’Italia”.
Agropirateria e nuove minacce al Made in Italy
Secondo Coldiretti, i falsi agroalimentari valgono 120 miliardi di euro. L’“agropirateria” minaccia i prodotti italiani autentici. Le guerre e le sanzioni favoriscono il protezionismo e la contraffazione alimentare.
Un altro rischio è rappresentato dalle etichette fuorvianti, come il Nutriscore. Questo sistema penalizza prodotti sani come l’olio e il vino. “Esclude l’85% del Made in Italy a denominazione di origine”, avverte Coldiretti.
Tutela delle filiere e delle Indicazioni Geografiche
“Non possiamo accettare prodotti importati con standard inferiori”, dichiara Coldiretti. L’associazione chiede il rispetto delle regole sanitarie, ambientali e sociali. E invita a proteggere il sistema delle Indicazioni Geografiche europee.
“Vanno evitati sistemi che premiano cibi artificiali e penalizzano quelli naturali”, aggiunge Coldiretti. La trasparenza dell’etichettatura è fondamentale per la tutela del consumatore e del Made in Italy.
In sintesi, l’export agroalimentare in Puglia resta forte solo grazie al vino. Gli altri comparti subiscono rallentamenti. La difesa del sistema produttivo passa da politiche europee e tutele efficaci contro le minacce esterne.
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