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Fotovoltaico a Bitonto: previsto l’espianto di 7mila olivi per nuovo impianto

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Il progetto per un nuovo impianto fotovoltaico da 32 ettari nella frazione di Mariotto, a circa 14 km dal centro urbano di Bitonto, prevede l’espianto di 7.000 alberi d’olivo della varietà “coratina”, noti per la loro produttività e valore agricolo. Il procedimento autorizzativo è attualmente in fase istruttoria.

Opposizione della CIA Puglia: “No all’espianto degli olivi”

La notizia ha suscitato la netta opposizione della CIA Agricoltori Italiani di Puglia, che già in passato aveva sollevato forti perplessità riguardo a simili operazioni. «Quello che sta accadendo a Bitonto è uno scandalo – ha dichiarato Gennaro Sicolo, vicepresidente nazionale e presidente regionale della CIA Puglia –. Dopo aver già visto l’espianto di 2.000 piante, autorizzare il sacrificio di altri 7.000 olivi sarebbe una ferita irreparabile per il nostro territorio, simbolo dell’olivicoltura pugliese».

La CIA propone invece di destinare gli impianti fotovoltaici a tetti di edifici, zone industriali e cave dismesse, per non compromettere suoli agricoli fertili. «L’espianto di olivi sani e produttivi è un atto inaccettabile, contrario alla vocazione agricola storica della Puglia», ha aggiunto Sicolo, sottolineando che la soluzione non è opporsi alle rinnovabili, ma orientarne l’implementazione in modo realmente sostenibile.

Richiesta di modifica alla legge regionale sul fotovoltaico a Bitonto

Già il 15 luglio, CIA Puglia aveva trasmesso una richiesta formale al presidente della Regione Puglia per convocare urgentemente un tavolo tecnico con tutti gli uffici competenti. L’obiettivo è rivedere la normativa regionale per impedire che impianti fotovoltaici sorgano su terreni agricoli produttivi. La proposta della CIA, redatta da Massimo Fragassi, responsabile dell’Ufficio Legislativo dell’organizzazione, prevede tre punti chiave: considerare il suolo agricolo produttivo come bene comune da salvaguardare; autorizzare nuovi impianti solo in aree industriali o non coltivate da almeno cinque anni; coinvolgere concretamente i Comuni nel processo autorizzativo.

Il dibattito odierno in Comune sarà cruciale anche per verificare la posizione dell’amministrazione cittadina. A maggio, durante un incontro a Bitonto con il presidente della Regione, il sindaco Francesco Paolo Ricci aveva espresso rammarico per non aver potuto impedire l’espianto dei 2.000 olivi nel precedente progetto. Ora, la comunità agricola attende un segnale chiaro: fermare o meno quello che si prospetta come un nuovo, grave intervento a danno del patrimonio rurale pugliese.

«Il Comune di Bitonto – conclude Sicolo – deve difendere l’agricoltura e dire no a un progetto che rischia di compromettere non solo la produttività, ma anche l’identità del nostro territorio».

Redazione Pugliapress

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