Cannone (UDC): serve un’operazione verità sulle finanze del Comune di Taranto

Il responsabile organizzativo dell’UDC solleva dubbi sulla tenuta economica dell’Amministrazione Bitetti e invoca chiarezza immediata.
TARANTO – Un’accusa diretta, un appello alla trasparenza e un monito rivolto all’intera amministrazione comunale. A intervenire è Tony Cannone, responsabile organizzativo dell’UDC di Taranto, che rompe il silenzio sullo stato di salute delle casse comunali e chiede una presa di posizione netta da parte del sindaco Bitetti e della sua maggioranza.
«Corrispondono al vero le voci, sempre più insistenti, da più parti riferite, dell’esistenza di serie problemi economici al Comune di Taranto? Di una condizione di quasi pre-dissesto finanziario?» si chiede Cannone. «È per questa ragione che il Sindaco Bitetti ha trattenuto per sé la delega al Bilancio nel momento in cui ha ufficializzato la giunta municipale?».
L’esponente dell’UDC incalza l’amministrazione, sollecitando una comunicazione chiara e immediata alla cittadinanza: «sarebbe auspicabile quanto prima un’operazione verità su un tema così importante, posta in essere dal primo cittadino e dalla sua maggioranza politica».
La questione, come evidenzia Cannone, riguarda un ambito tutt’altro che secondario: «La materia in questione, la cosiddetta spesa corrente, attiene la vita ordinaria di un’amministrazione e, di rimando, quella delle comunità di riferimento investendo tutta una gamma di servizi fondamentali. Dalla pubblica istruzione alle politiche sociali, passando per i trasporti e la sicurezza, senza trascurare i costi del personale».
Il timore del dott. Cannone, se tali voci fossero confermate, è quello di un blocco progressivo dell’azione amministrativa: «se la spesa corrente dovesse comprimersi, contrarsi oltremisura, è sin troppo evidente che molte delle attività programmate non potrebbero più esplicitarsi. Dovrebbero essere riviste al ribasso con il conseguente rischio di una paralisi amministrativa e con tutte le problematiche che potrebbero scaturire per una comunità che conta, complessivamente, circa 190 mila abitanti».
Il Responsabile organizzativo dell’UDC di Taranto richiama anche il rischio che una situazione finanziaria compromessa possa influire negativamente sull’accesso ai fondi europei e alla progettazione integrata: «la compartecipazione economica dei fondi comunali, è fondamentale – direi dirimente – per l’avallo di alcuni progetti comunitari, per il lasciapassare di una programmazione che non attenga semplicemente le casse comunali».
Il quadro che ne emerge è preoccupante. Soprattutto alla luce dei dati pubblicati da Il Sole 24 Ore: «Taranto, secondo le recenti classifiche, figura agli ultimi posti per quel che concerne la qualità della vita e per i servizi al cittadino erogati. Condizione, questa, che potrebbe aggravarsi ulteriormente con bilanci ‘ingessati’ e carenti di quello spazio di manovra concesso dalla legge al governo cittadino». Il rappresentante dell’UDC promette dunque un’opposizione vigile e attenta: «come UDC, come forza di opposizione all’attuale giunta di centrosinistra, vigileremo sullo stato di salute delle finanze locali perché la città dei Due Mari non ricada nelle sabbie mobili di un passato neanche così lontano».
Infine, l’appello più netto: «se il piatto piange è giusto che si sappia ed è giusto sapere anche a chi andrebbe ascritta, eventualmente, una tale situazione venutasi a creare. Che se ne parli senza chiusure e veti da Palazzo di Città».




