Criminalità nel Salento: Coldiretti Puglia lancia l’allarme tra campi e cybercrime
Cresce la preoccupazione per la criminalità nel Salento, dove le campagne sono sempre più esposte a furti di ulivi resistenti alla Xylella, danneggiamenti agli impianti agricoli e attacchi di cybercrime. La denuncia arriva da Coldiretti Puglia nel corso di un incontro presso la Camera di Commercio di Lecce, con esperti e istituzioni impegnati nella lotta alle infiltrazioni malavitose nelle aree rurali.

Criminalità nel Salento: minaccia crescente per l’agricoltura
Il fenomeno della criminalità nel Salento non si limita più ai soli furti agricoli, ma coinvolge anche nuove forme di illecito, come il cybercrime e l’usura, aggravati dalle tensioni internazionali e dalla crisi economica. Dai furti di pali e ulivi resistenti alla Xylella ai sabotaggi degli impianti idrici, le aziende agricole salentine si trovano sotto assedio.
Durante il confronto organizzato dalla Camera di Commercio di Lecce e dalla Fondazione Osservatorio Agromafie, autorevoli rappresentanti istituzionali hanno evidenziato la pericolosa evoluzione del fenomeno. Tra i partecipanti, Donato Pentassuglia, Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Mario Vadrucci, Presidente della Camera di Commercio di Lecce, e alti esponenti delle forze dell’ordine e della magistratura leccese.
A confermare la gravità della situazione sono anche i dati sulle truffe informatiche. Secondo le rilevazioni di Cerved, phishing e spear phishing colpiscono non solo aziende agricole, ma anche semplici cittadini, soprattutto over 70, vulnerabili nei piccoli comuni rurali della Puglia.
Coldiretti: infiltrazioni mafiose lungo tutta la filiera agroalimentare
La Coldiretti Puglia sottolinea come la criminalità nel Salento stia sfruttando la crisi del comparto agricolo per infiltrarsi nell’economia reale. “La crisi internazionale e i cambiamenti climatici stanno mettendo in ginocchio la filiera agroalimentare – dichiara Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia – e le mafie approfittano della difficoltà di accesso al credito per acquisire aziende agricole in difficoltà o proporre prestiti usurari”.
Il direttore regionale Pietro Piccioni evidenzia il rischio di compromissione dell’intera filiera: “Quando si compra a prezzi stracciati, a pagare il prezzo sono i produttori agricoli. Difendere la filiera significa garantire un prezzo equo dal produttore al consumatore”.
Un segnale di svolta arriva dal Parlamento: recentemente è stato approvato il disegno di legge che introduce nel codice penale il nuovo titolo sui delitti contro il patrimonio agroalimentare. La normativa accoglie le istanze della “Legge Caselli” con nuove fattispecie di reato come la frode alimentare, il commercio con segni mendaci e l’agropirateria.
Nuove norme contro la criminalità nel Salento
Le istituzioni pugliesi e le associazioni di categoria si preparano a rafforzare la difesa del comparto agricolo salentino, applicando le nuove misure previste dalla legge, tra cui pene più severe per le frodi alimentari e maggiore tutela delle denominazioni Dop e Igp. I riflettori rimangono puntati sul Salento, territorio chiave per l’agroalimentare pugliese, dove la sfida per la legalità è solo all’inizio.
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