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Domani a Brindisi si torna a manifestare contro riarmo e pulizia etnica in Palestina

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Il popolo in lotta contro la barbarie quotidiana alla quale impotenti assistiamo in Terra di Palestina, contro le dissanguanti, per le finanze pubbliche, “politiche di riarmo” volute da governanti i quali, guarda caso, prodighi di sanzioni alla Russia sono del tutto incapaci di andare qualche parola di riprovazione verso quello che continua a fare lo Stato d’Israele, torna a manifestare domani a Brindisi.

Lo fa in piena estate, ben sapendo che la stagione consacrata alle vacanze tutto fa fuorché fermare i carri armati e gli aerei dell’IDF israeliana, sempre prodiga di locuzioni quali “errore tecnico” e di scuse postume per giustificare i suoi attacchi ai danni di civili innocenti, salvo poi ricommettere tali “errori”, tali e quali, il giorno seguente, bombardando strutture umanitarie, ospedali da campo, scuole diventate ricovero per gli sfollati, ed anche chiese.

Lo sdegno unanime davanti all’attacco a quella povera chiesa l’altro ieri, è servito a scuotere i “soliti noti” dall’indifferenza che, invece, ormai, suscitano gli attacchi ai civili in fila per portare qualcosa da mettere sotto i denti a casa. Se servisse davvero a qualcosa, stavolta, il sacrificio di quel monumento religioso consacrato a Cristo, crediamo che tutta la comunità cristiana mondiale ne sarebbe felice.

Ma poco ci crediamo, visti i terrificanti, altrettanto orribili, precedenti.

Appuntamento quindi domani, attorno alle 18, nel piazzale antistante la stazione di Brindisi, per chi volesse unirsi a questo momento che unirà la protesta alla silenziosa riflessione.

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