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Incendi a Lecce: 260 ettari bruciati in 14 giorni

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Si aggrava l’emergenza incendi a Lecce: secondo Coldiretti Puglia, nelle ultime due settimane le fiamme hanno divorato circa 260 ettari di vegetazione, alimentate dalle alte temperature e dal ritardo nell’espianto degli ulivi secchi colpiti da Xylella. La situazione preoccupa per le conseguenze su agricoltura, ambiente e turismo.

Incendi a Lecce: l’allarme di Coldiretti Puglia

Gli incendi a Lecce continuano a moltiplicarsi, con centinaia di ettari di vegetazione ridotti in cenere in soli 14 giorni. Secondo Coldiretti Puglia, che cita i dati del sistema europeo Effis Copernicus, dal 1° luglio sono già 260 gli ettari andati distrutti. Le cause principali vengono attribuite al caldo anomalo e all’abbandono dei campi infestati da sterpaglie, con uliveti secchi trasformati in torce roventi capaci di sprigionare temperature superiori ai 750 gradi.

Particolarmente critica appare la situazione nel Salento, dove le squadre dei Vigili del Fuoco sono costrette a ricorrere all’aiuto di mezzi e uomini provenienti da regioni vicine come il Molise per contrastare i roghi che spesso si sviluppano in aree agricole abbandonate.

Danni a uliveti, ambiente e turismo

La Coldiretti Puglia denuncia come l’abbandono forzato dei campi, aggravato dai ritardi burocratici nell’espianto e reimpianto degli ulivi colpiti da Xylella, contribuisca ad alimentare gli incendi a Lecce. «Ogni anno assistiamo a una strage che lascia paesaggi lunari nel Salento – afferma Coldiretti – con migliaia di ulivi secchi che diventano enormi focolai».

Le fiamme non risparmiano nemmeno le infrastrutture agricole, danneggiando impianti di irrigazione e bruciando rifiuti abbandonati, generando nubi tossiche che raggiungono anche i centri abitati. Le ripercussioni non si fermano al comparto agricolo: l’immagine turistica del Salento, noto per le sue bellezze naturali, rischia di subire danni incalcolabili in alta stagione.

Secondo l’organizzazione agricola, il 60% degli incendi sarebbe di origine dolosa, aggravando un quadro già compromesso dalla siccità e dalla tropicalizzazione del clima. I dati Copernicus mostrano un aumento di +0,69°C rispetto alla media climatica 1991-2020 e addirittura +1,57°C rispetto all’era preindustriale nel periodo giugno 2024 – maggio 2025.

Le prospettive future contro gli incendi a Lecce

L’allarme incendi a Lecce solleva interrogativi urgenti sulla gestione del territorio. Coldiretti Puglia sottolinea il ruolo fondamentale degli agricoltori nel monitoraggio e nella prevenzione degli incendi, ma denuncia anche i gravi rischi per chi vive e lavora nelle aree rurali.

Nei prossimi mesi saranno determinanti sia l’efficienza degli interventi pubblici sia la velocità nell’espianto degli ulivi secchi per ridurre il combustibile naturale che alimenta le fiamme. Con l’estate nel pieno della sua fase critica, l’obiettivo resta quello di limitare i danni ambientali e salvaguardare il futuro agricolo e turistico del Salento.

Redazione Pugliapress

PugliaPress Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000 redazione@pugliapress.it direttore@pugliapress.it

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