Prurito, arrossamenti, escoriazioni: come proteggere la cute degli animali domestici
Vedere il proprio animale domestico grattarsi incessantemente, leccarsi una zampa fino a renderla umida e arrossata o mostrare aree della pelle irritate e prive di pelo è un’esperienza frustrante per qualsiasi proprietario. Questi segnali – prurito, arrossamenti, escoriazioni – sono la manifestazione visibile di un profondo disagio e indicano che la salute della cute è compromessa. Il problema principale è che questi sintomi innescano un pericoloso circolo vizioso: il prurito porta l’animale a grattarsi, il grattamento danneggia ulteriormente la barriera cutanea, aumentando l’infiammazione e, di conseguenza, il prurito stesso. Se non viene interrotto, questo ciclo può portare a lesioni autoinflitte e a infezioni secondarie.
La priorità assoluta diventa quindi quella di spezzare questa catena di eventi. Per farlo, è indispensabile agire su due fronti: identificare la causa scatenante insieme al proprio medico veterinario e, contemporaneamente, fornire un sollievo immediato all’animale per ridurre il suo bisogno di grattarsi. Proprio in questa fase, un ruolo decisivo è giocato dall’adozione di un protocollo di gestione cutanea basato sull’utilizzo di prodotti specifici sia per aiutare la pelle a ripararsi (ad esempio una crema o spray come Hypermix di Rimosvet rappresenta una soluzione adatta a questo scopo), sia per calmare l’irritazione e intervenire sulle cause.
Per proteggere efficacemente la cute, è necessario comprendere cosa possa minacciarla. Le cause del prurito sono numerose. Le infestazioni parassitarie, come quelle da pulci, acari o zecche, sono tra le più comuni; la saliva di questi parassiti può scatenare violente reazioni allergiche. Altrettanto diffuse sono le allergie ambientali, o dermatiti atopiche, dove il sistema immunitario dell’animale reagisce in modo esagerato a sostanze innocue come pollini, acari della polvere o muffe. Anche le allergie o intolleranze alimentari possono manifestarsi con sintomi prettamente cutanei. Infine, le escoriazioni causate dal grattamento possono diventare il terreno fertile per infezioni batteriche (piodermiti) o fungine (come la Malassezia), che complicano il quadro clinico con ulteriore infiammazione e prurito.
La strategia di protezione deve quindi essere multifattoriale. Il primo passo è l’igiene. Il bagno, se eseguito con i prodotti giusti, può trasformarsi da potenziale irritante a vero e proprio atto terapeutico. È essenziale utilizzare shampoo specifici per pelli sensibili o irritate, che contengano principi attivi lenitivi e idratanti come l’avena, la camomilla o l’aloe. In presenza di infezioni, il veterinario potrebbe consigliare detergenti medicati con agenti antisettici, come la clorexidina, per tenere sotto controllo la proliferazione batterica. Tra un bagno e l’altro, lozioni e spray lenitivi possono offrire un sollievo rapido e localizzato.
La protezione passa anche attraverso l’alimentazione. Una barriera cutanea sana e forte si costruisce dall’interno, grazie a un apporto bilanciato di nutrienti fondamentali. In particolare, gli acidi grassi essenziali delle serie Omega-3 e Omega-6 sono cruciali per la loro azione antinfiammatoria e per la loro capacità di mantenere l’integrità strutturale delle membrane cellulari della pelle. Un’integrazione mirata, concordata con il veterinario, può rappresentare un valido supporto in tutti i casi di problematiche cutanee.
Il concetto di protezione della cute è un pilastro anche nel mondo equestre, dove la pelle dei cavalli è costantemente esposta a stress meccanici e ambientali. Lo sfregamento dei finimenti, il sudore, le punture di insetti e il contatto con l’ammoniaca della lettiera possono causare irritazioni e dermatiti. Anche in questo ambito, la gestione si basa sull’uso di prodotti specifici – polveri assorbenti, creme barriera, lozioni lenitive – e su un’attenzione meticolosa all’igiene e all’alimentazione, a riprova del fatto che la salute della pelle è un indicatore di benessere generale.
Proteggere la cute di un animale che soffre di prurito e irritazioni richiede un impegno costante e un approccio olistico. Non si tratta solo di applicare una pomata, ma di rivedere le abitudini di igiene, curare l’alimentazione e gestire l’ambiente. Agendo in questo modo, non solo si allevia un sintomo, ma si restituisce all’animale la serenità di una vita senza il tormento del prurito.
PugliaPress
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