Commissione anti Xylella al lavoro: dopo cinque mesi si parte dagli atti
Bari, 4 luglio 2025 – Dopo cinque mesi dall’insediamento, la Commissione anti Xylella della Regione Puglia ha avviato i lavori. L’organismo regionale indaga sulle responsabilità amministrative legate ai primi anni dell’emergenza Xylella, scoppiata attorno al 2012. L’obiettivo è fare chiarezza su ritardi, decisioni e azioni che potrebbero aver favorito la diffusione del batterio nel Salento.
Emergenza Xylella e risposta istituzionale
Il batterio Xylella fastidiosa è comparso in Puglia oltre dieci anni fa. Ha devastato migliaia di ettari di ulivi nel Salento, con gravi danni economici e ambientali. La Commissione anti Xylella, attiva dal 2025, ha trascorso i primi mesi organizzando l’attività istruttoria.
Il lavoro ora procede sull’analisi di migliaia di documenti. Tra questi figurano atti regionali, comunicazioni istituzionali e articoli di stampa. La documentazione copre oltre tredici anni. L’obiettivo è ricostruire i passaggi chiave della gestione dell’emergenza.
“C’è una volontà condivisa di fare piena luce su quanto accaduto,” ha dichiarato il presidente della Commissione. “Ogni componente lavora con impegno e serietà,” ha aggiunto durante la seduta di ieri.
Convocazioni chiave della Commissione anti Xylella
La Commissione ha convocato tre figure istituzionali per il prossimo 10 luglio: l’Assessore all’Agricoltura, il Capo Dipartimento Agricoltura e il Direttore dell’Osservatorio fitosanitario. Le audizioni puntano a chiarire decisioni e tempi delle prime misure adottate contro l’emergenza.
La Commissione guarda anche alla situazione attuale. Il batterio non è più confinato al Salento. Oggi minaccia anche zone del Nord Italia, come il Varesotto, dove sono stati rilevati nuovi focolai. Per questo motivo, è urgente capire cosa non ha funzionato all’inizio dell’emergenza.
Relazione finale e prossimi passi
La Commissione prevede di concludere i lavori entro fine anno. Presenterà una relazione finale con rilievi e proposte normative. Gli esiti potrebbero incidere sulla gestione futura di crisi simili.
Nei prossimi mesi verranno ascoltati esperti, tecnici, funzionari e rappresentanti del settore agricolo. Il percorso sarà articolato, ma necessario. L’obiettivo resta garantire trasparenza su una vicenda che ha segnato profondamente il territorio pugliese.
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