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Specie aliene e virus minacciano l’agricoltura e il mare in Puglia

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Specie aliene e virus stanno mettendo a rischio l’agricoltura e la pesca in Puglia, provocando gravi danni economici e ambientali. Coldiretti Puglia lancia l’allarme: insetti, uccelli e agenti patogeni provenienti dall’estero si stanno diffondendo nei campi e nei mari, favoriti dai cambiamenti climatici e da controlli insufficienti alle frontiere.

Granchio blu e moscerino killer: emergenza nei mari e nei campi

Il granchio blu, originario delle coste atlantiche americane, è ormai una minaccia concreta per gli allevamenti di molluschi lungo le coste pugliesi. Questo crostaceo, soprannominato “killer dei mari”, si nutre di vongole, cozze, pesci e uova, danneggiando gravemente l’economia ittica regionale.

Nei campi, la Drosophila suzukii, un piccolo moscerino, attacca le ciliegie e i frutti di colore rosso-arancio. “I danni si evidenziano solo dopo la raccolta”, spiega Coldiretti, “rendendo inutilizzabili i raccolti e causando gravi perdite agli agricoltori”.

Parrocchetti, virus e batteri: l’invasione continua

Fra le specie aliene si segnalano anche i pappagalli verdi (parrocchetti monaci), provenienti dal Sudamerica, che devastano piantagioni di mandorle e frutta. A questi si aggiungono gli storni, ormai stanziali in Puglia, che distruggono raccolti di ortaggi e olive, compromettendo la filiera olivicola locale.

La situazione è aggravata da virus e batteri. La “Tristeza” degli agrumi, causata dal Citrus Tristeza Virus (CTV), compromette la produzione e l’export degli agrumi pugliesi. La Xylella fastidiosa, giunta dalle Americhe, ha già infettato oltre 21 milioni di ulivi e avanzato per 8.000 km², generando danni ambientali e la perdita di circa 5.000 posti di lavoro nel settore dell’olio extravergine.

Coldiretti denuncia controlli inadeguati e richiama all’azione

Secondo Coldiretti Puglia, “le frontiere colabrodo dell’Unione Europea hanno permesso l’introduzione incontrollata di materiale vegetale infetto”. I prodotti stranieri entrano senza adeguate cautele, mentre l’export italiano è soggetto a lunghi negoziati e stringenti controlli.

Tra le altre minacce, anche l’Aleurocanthus spiniferus, che attacca agrumi e vite, e il punteruolo rosso, noto per aver decimato le palme nei giardini pubblici italiani.

Coldiretti sollecita una revisione urgente delle politiche europee e nazionali sui controlli fitosanitari: “Servono misure tempestive e coordinate per impedire ulteriori ingressi di specie aliene, proteggere il reddito agricolo e preservare il patrimonio agroalimentare pugliese”.

Prospettive future e richiesta di intervento

Alla luce delle proiezioni climatiche che indicano il 2025 tra gli anni più caldi mai registrati, l’allarme diventa ancora più urgente. Le istituzioni europee e italiane sono chiamate a rafforzare le misure di prevenzione, a garantire la sicurezza delle produzioni locali e a sostenere le aziende colpite da questa silenziosa ma devastante invasione.

Redazione Pugliapress

PugliaPress Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000 redazione@pugliapress.it direttore@pugliapress.it

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