Esame annullato per test condiviso via WhatsApp a Lecce
Un test universitario condiviso via WhatsApp ha portato all’annullamento dell’esame di Neuropsichiatria Infantile presso l’Università del Salento. La decisione coinvolge 377 studenti del corso in Educazione Sociale, a seguito della diffusione del compito attraverso chat private.
Motivi dell’annullamento del test universitario condiviso WhatsApp
Il rettore Fabio Pollice ha disposto l’annullamento in autotutela dopo che il docente Antonio Leo ha ricevuto una mail anonima contenente screenshot delle conversazioni WhatsApp con il test universitario. I candidati erano stati suddivisi in quattro turni, ma la prova era identica per tutti. Gli studenti dei primi turni, più penalizzati, avrebbero poi fatto circolare il test con largo anticipo, agevolando i gruppi successivi.
Secondo quanto emerso, la condivisione del test universitario tramite WhatsApp ha creato una situazione di evidente disparità, con molti bocciati nei primi turni e promossi quasi totali negli ultimi. Il fatto ha sollevato dubbi sulla regolarità e imparzialità della valutazione.
Nuova data e provvedimenti dell’Ateneo
L’esame sarà ripetuto il 2 luglio, con nuove modalità per garantire equità e integrità. L’ateneo sta valutando l’adozione di prove differenziate. «Ogni episodio che mina la trasparenza va affrontato con rigore», ha affermato il rettore Pollice.
L’Università del Salento intende potenziare i sistemi di verifica e prevenzione, per evitare altri casi di test universitario condiviso WhatsApp. Al momento non sono stati presi provvedimenti disciplinari, ma potrebbero essere valutati in base all’evolversi della situazione.
Conseguenze e riflessioni sul sistema accademico
L’episodio ha acceso un faro sul rischio che strumenti come WhatsApp possano compromettere la regolarità degli esami. Le università italiane, come già avvenuto in altri atenei, stanno rafforzando protocolli di sicurezza durante le sessioni d’esame.
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Il nuovo esame del 2 luglio sarà l’occasione per ripristinare l’equità tra studenti. L’Università del Salento ha ribadito la propria posizione contro ogni forma di scorrettezza, annunciando una revisione dei metodi di valutazione per evitare futuri casi di test universitario condiviso WhatsApp.
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