Cocaina nascosta in un pennarello: coppia denunciata a Collemeto
Una coppia è stata denunciata per detenzione ai fini di spaccio dopo che la Polizia di Stato ha rinvenuto cocaina nascosta in un pennarello durante un controllo nella frazione di Collemeto, a Galatina. L’intervento si inserisce in una più ampia strategia di contrasto allo spaccio nel territorio leccese.
Controlli mirati e scoperta della cocaina nascosta in un pennarello
Durante un servizio straordinario, gli agenti del Commissariato di Galatina hanno perquisito un’autovettura sospetta con a bordo un uomo di 21 anni e una donna di 33. I due, entrambi non residenti a Galatina, avevano occultato dosi di cocaina all’interno di un comune pennarello. La tecnica, sempre più diffusa, mira a eludere i controlli visivi.
Il rinvenimento della cocaina nascosta in un pennarello ha spinto gli agenti ad approfondire le verifiche, estendendole a un’abitazione nelle vicinanze oggetto di precedenti segnalazioni.
Perquisizione domiciliare e sequestri legati alla cocaina nascosta
Nell’immobile, la Polizia ha trovato un bilancino di precisione con tracce di polvere bianca e materiale utilizzato per il taglio e il confezionamento dello stupefacente. Tutto è stato sottoposto a sequestro penale. I due indagati sono stati deferiti in stato di libertà.
Per approfondimenti sulle operazioni antidroga nel territorio salentino, è possibile consultare la sezione Cronaca di Puglia Press.
Prosegue il contrasto alla cocaina nascosta in oggetti comuni
L’operazione condotta a Collemeto evidenzia l’attenzione crescente delle forze dell’ordine verso le nuove modalità di occultamento, come la cocaina nascosta in un pennarello. L’uso di oggetti di uso quotidiano rende più complessi i controlli, ma la collaborazione tra cittadini e istituzioni resta un pilastro fondamentale per la sicurezza.
La Polizia di Stato continuerà a rafforzare le attività di prevenzione in tutta la provincia. Ulteriori aggiornamenti saranno diffusi in base all’evoluzione delle indagini e alle decisioni dell’Autorità giudiziaria.
I soggetti indagati devono ritenersi presunti innocenti fino a sentenza definitiva, come previsto dall’art. 27 della Costituzione italiana.
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