Caporalato, stretta nel Salento: 14 denunce e controlli nelle campagne
Un’importante operazione dei Carabinieri ha colpito il fenomeno del caporalato nel Salento, con 14 persone denunciate per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. L’azione, condotta tra Lecce e provincia, rientra in una più ampia strategia di contrasto al lavoro nero nel settore agricolo. A commentare l’operazione è Antonio Ligorio, segretario generale della Flai Cgil Puglia, che ribadisce la necessità di garantire dignità e legalità nei campi.
Per approfondire il contenuto della legge 199/2016, si rimanda al testo ufficiale su Normattiva.
Caporalato nel Salento: indagini e denunce confermano l’allarme
L’operazione ha portato alla denuncia di 14 soggetti coinvolti in attività di caporalato nel Salento e sfruttamento dei lavoratori agricoli. I controlli hanno interessato diverse aziende dove sono state riscontrate gravi irregolarità: lavoro nero, orari estenuanti, assenza di contratti e tutele minime.
“Lo sfruttamento nel settore agroalimentare è una piaga strutturale in Puglia – ha dichiarato Ligorio – e le azioni dei Carabinieri confermano ciò che denunciamo da tempo: troppi lavoratori sono costretti a lavorare in condizioni disumane”.
Flai Cgil: “Applicare subito la legge contro il caporalato”
La Flai Cgil ha organizzato presìdi davanti a tutte le Prefetture pugliesi per richiamare l’attenzione delle istituzioni. “Serve l’attivazione piena della legge 199/2016 – ha dichiarato Ligorio – a partire dalle sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità, dai controlli interforze e dai sistemi per il trasporto legale dei lavoratori agricoli”.
Secondo il sindacato, una strategia organica è indispensabile per sradicare definitivamente il caporalato nel Salento e in tutta la regione.
“Il caporalato nel Salento rimane una delle sfide più urgenti per la legalità nel lavoro agricolo,” ha ribadito Ligorio. La Flai Cgil continuerà a vigilare e sollecitare interventi strutturali.
segretario generale della Flai Cgil Puglia
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