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Aspettando il Giro, Alberobello ha ospitato centinaia di cicloamatori per la tradizionale mediofondo

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A due giorni dalla partenza della quarta tappa del Giro d’Italia, la prima sul suolo italiano dell’edizione 2025, che porterà i ciclisti da Alberobello a Lecce, la Città dei Trulli ha ospitato, come di consueto in questo periodo dell’anno, molte centinaia di cicloamatori per la Granfondo “Alberobello-Murge”, giunta alla sua 28esima edizione.

Un appuntamento capace di richiamare ciclisti anche da altre regioni meridionali, che per molti anni vedeva i ciclisti competere su due percorsi, uno attorno ai 90 km e l’altro, quello lungo, di circa 150, mentre negli ultimi gli organizzatori della storica società “Alberobello Spes” hanno optato per un percorso unico, di 115 km, comprensivo di 1500 metri di dislivello, non pochi, a cavallo dei territori dei Comuni di Noci, Putignano, Castellana Grotte, Fasano, Locorotondo.

A dare lustro all’edizione di quest’anno la presenza di un’autentica leggenda del ciclismo italiano e internazionale, il due volte Campione del mondo, nonché vincitore di un Giro d’Italia, Gianni Bugno, ma anche di Sonny Colbrelli, ciclista capace di vincere nel 2021 una delle corse più importanti, la Parigi-Roubaix, la regina delle classiche, prima di dover, suo malgrado, appendere la bici al chiodo a causa di un problema cardiaco l’anno successivo, che ne mise in serio pericolo la vita.

E proprio i due grandi ex hanno premiato il podio della gara: primo è risultato Giovanni Loiscio, del Team Eracle, che con il tempo di 2 ore e 51 minuti ha preceduto in volata il compagno di fuga Antonio Carenza del Team Reborn, mentre terzo è giunto il grottagliese Ciro Greco della Leo Construction di Lecce, onnipresente fra i primi classificati.

 Loiscio, vigile urbano di Matera, tesserato con la Eracle di Alberobello e residente a Laterza che ha tagliato il traguardo per primo commentando al microfono: “Ci tenevo molto, avevo vinto anche l’anno scorso, questa è la gara di casa e speravo di replicare il successo. La gara si è decisa sulla “Salita dei leoni” (la durissima strada vecchia che sale dallo Zoo di Fasano, 3km al 10% di pendenza media, con tantissimi tratti al 15%, n.d.r.) quando abbiamo attaccato in sette, poi siamo rimasti in due e siamo andati d’accordo fino agli ultimi km, poi un po’ di curve tecniche nel finale mi hanno fatto prendere quel vantaggio che mi serviva. Sono un vigile urbano e un ciclista che rispetta la strada”.

Tra le donne successo in grande solitaria di Anna Ciccone, altra atleta di casa (Team Eracle) che ha chiuso dopo 3h32’36” davanti a Maria Grazia D’Anna (Team Giunigor Barracuda) in 3h39’37”  e alla  3. Rosangela Greco (Eracle) 3h41’09”, 4. Annalisa Cretellla (Giunigor) 3h44’26” e 5. Antonella Tria (Asd Nadir) 3h55’26”. 

Ultimo a tagliare il traguardo Carlo Covello, canadese di 68 anni che è stato accolto all’arrivo dai campioni Bugno e Colbrelli oltre al presidente Guerrini. Ha impiegato 5 ore e 30 minuti a chiudere la sua Granfondo con il sorriso entusiastico di chi era riuscito a fare un’impresa e l’applauso di tutta la piazza, a dimostrare lo spirito più genuino di questi appuntamenti.

Alla cerimonia erano presenti anche il Sindaco Francesco De Carlo e l’assessore allo sport Saverio Sgobba assieme al presidente della società organizzatrice Brixia team Stefano Guerrini che ha ringraziato la pro loco di Alberobello nella persona del presidente Vittorio Ignazi, la società Spes e il Comune per la grande collaborazione e disponibilità. Il sindaco De Carlo ha ringraziato tutte le associazioni, i volontari e dato appuntamento a martedì per la partenza del Giro d’Italia, invitando la popolazione a presenziare al grande evento.

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