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Olio extra UE: Coldiretti Puglia chiede registro europeo

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Nei primi sette mesi del 2025 le importazioni di olio extra UE sono aumentate del 64%. Coldiretti Puglia e Unaprol chiedono l’istituzione urgente di un Registro di Tracciabilità Europeo per tutelare la nuova campagna olearia e garantire trasparenza sui flussi commerciali.

Olio extra UE e prezzi: mercato sotto pressione

Le organizzazioni segnalano una pressione anomala sui prezzi: l’olio extravergine scambiato intorno a 9 €/kg a fronte di giacenze ridotte e costi elevati, mentre in Europa arrivano oli vergini extra UE anche sotto 3 €/kg. Il differenziale genera concorrenza sleale e impatta su produttori italiani e spagnoli, con movimenti per 385 milioni di chili oltreconfine.

«Stiamo assistendo a movimentazioni sospette di olio da Paesi extra UE, reimmesso a prezzi stracciati. Serve trasparenza e regole uguali per tutti», afferma il presidente di Unaprol e vicepresidente di Coldiretti, denunciando possibili turbative dei prezzi e flussi da Nord Africa e Turchia.

Registro europeo di tracciabilità per l’olio extra UE

Il meccanismo del perfezionamento attivo, senza un registro condiviso, lascia margini a operazioni elusive. Il rischio è che olio di origine extra UE entri nel mercato comunitario come prodotto europeo, tradendo la fiducia dei consumatori. Da qui la richiesta di un Registro di Tracciabilità Europeo per monitorare in tempo reale i flussi e prevenire triangolazioni fraudolente.

L’Italia dispone del Registro Telematico dell’Olio, tra i più avanzati; l’assenza di sistemi comparabili in altri Paesi può trasformare la trasparenza italiana in svantaggio competitivo. Servono controlli rafforzati sui flussi in entrata, soprattutto durante i mesi della raccolta.

Puglia, motore dell’olivicoltura nazionale

In Puglia l’ulivo è presente su oltre 370mila ettari, con 148.127 aziende attive. La regione vanta 5 DOP e 1 IGP Olio di Puglia, con circa 60 milioni di ulivi e un valore di filiera prossimo a 1 miliardo di euro di produzione lorda vendibile. Un patrimonio economico e ambientale da proteggere.

Coldiretti e Unaprol si dicono disponibili a collaborare con le istituzioni per un modello di tracciabilità integrato tra Fascicolo Aziendale e Registro Telematico. «Non chiediamo protezioni, ma regole chiare e comuni per difendere i produttori onesti e garantire ai consumatori un vero extravergine 100% italiano», la posizione conclusiva.

Redazione Pugliapress

PugliaPress Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000 redazione@pugliapress.it direttore@pugliapress.it

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