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Incendio boschivo a Otranto: indagini serrate dei Carabinieri Forestali

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Un devastante incendio boschivo ha colpito nella giornata di ieri la zona di Orte, a sud di Otranto, interessando circa 100 ettari di superficie, tra cui 30 ettari di pineta e macchia mediterranea. L’evento, che ha richiesto l’intervento tempestivo dei Carabinieri Forestali, potrebbe avere origini dolose, secondo le prime ipotesi investigative.

Indagini avviate sul rogo di Orte: coinvolti i Carabinieri Forestali

Il rogo, sviluppatosi nei pressi del laghetto dell’ex cava di bauxite, ha richiesto l’intervento immediato del Nucleo Forestale di Otranto, supportato, dalle prime ore di questa mattina, dal NIPAAF (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale) di Lecce. Gli specialisti hanno eseguito rilievi approfonditi utilizzando metodologie internazionali di analisi per gli incendi boschivi, incentrate sull’individuazione dei punti di innesco e sulla valutazione della direzione del vento, che soffiava intensamente dai quadranti settentrionali, favorendo la propagazione delle fiamme.

Le operazioni sono rese complesse anche dalla morfologia del territorio e dalla vegetazione fitta, che hanno ostacolato il lavoro delle squadre antincendio. Le alte temperature e la presenza di vento hanno aggravato ulteriormente la situazione, rendendo difficile contenere il fronte del fuoco fino a tarda notte.

Probabile origine dolosa: informativa inviata alla Procura

L’attenzione investigativa si concentra ora sulle immagini acquisite da videocamere presenti in zona e sulle testimonianze dei residenti. Tutti gli elementi raccolti sono stati inclusi in una comunicazione di notizia di reato per incendio boschivo (art. 423-bis del Codice Penale), attualmente a carico di ignoti, ma con una forte ipotesi di matrice dolosa.

L’informativa, redatta congiuntamente dai Carabinieri Forestali di Otranto e dal NIPAAF di Lecce, è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Lecce. Le attività investigative proseguiranno nelle prossime ore, con ulteriori sopralluoghi e analisi forensi, con l’obiettivo di identificare eventuali responsabili dell’atto criminoso.

Il territorio di Otranto, noto per il suo elevato pregio naturalistico, è purtroppo frequentemente interessato da incendi boschivi. Dal 2020 al 2024, sono stati registrati ben 22 episodi simili, che hanno messo a dura prova le risorse ambientali e operative delle autorità locali.

Prospettive e azioni future per la tutela ambientale

Le istituzioni locali e le forze dell’ordine restano in allerta, pronti ad intervenire per prevenire ulteriori episodi. Si attendono sviluppi dall’autorità giudiziaria e ulteriori comunicazioni da parte dei Carabinieri Forestali, che potrebbero portare nei prossimi giorni all’identificazione dei soggetti coinvolti. Intanto, si rinnova l’invito alla popolazione a segnalare tempestivamente comportamenti sospetti e a collaborare con le autorità per salvaguardare un patrimonio naturalistico di inestimabile valore.

Redazione Pugliapress

PugliaPress Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000 redazione@pugliapress.it direttore@pugliapress.it

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