AgricolturaPuglia

Vile attacco a un oliveto tra Grumo e Sannicandro

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Ennesimo attacco criminale ha colpito un’area rurale tra Bitetto, Grumo e Sannicandro. Coldiretti Puglia denuncia che un imprenditore agricolo di Grumo Appula è stato l’ultima vittima di una lunga serie di atti vandalici che hanno messo a secco il suo uliveto specializzato, tranciando tutti i tubi di un impianto idrico.

La criminalità, spiega Coldiretti Puglia, si manifesta attraverso furti di attrezzature agricole, racket, estorsioni, imposizioni di manodopera, danneggiamenti di impianti e colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, caporalato e truffe nei confronti dell’Unione europea. Questi atti criminali distruggono in pochi attimi il lavoro di anni degli olivicoltori, soffocando l’imprenditoria onesta e compromettendo la sicurezza delle campagne e la qualità dei prodotti Made in Italy.

Nonostante le sfide del clima e della siccità, la produzione agroalimentare pugliese ha raggiunto un valore di oltre 4 miliardi di euro nel 2023. Tuttavia, la criminalità continua a rendere difficile la quotidianità degli imprenditori agricoli, con raid notturni e diurni che costringono gli agricoltori a vigilare continuamente. Furti di ferro, acciaio, rame, cavi elettrici e telefonici lasciano le aziende agricole isolate e senza energia, pregiudicando le produzioni che dipendono dall’irrigazione.

Coldiretti Puglia sottolinea che il mondo della produzione agroalimentare è sotto attacco perché rappresenta una grande realtà economica e sociale. Questo settore, se valorizzato adeguatamente, potrebbe essere il motore di uno sviluppo diffuso per l’intera regione. Tuttavia, la criminalità spicciola, con i suoi raid continui, sta mettendo a dura prova gli agricoltori pugliesi.

È tempo di intervenire con misure concrete per proteggere gli imprenditori agricoli e le loro attività. Le istituzioni devono collaborare per garantire la sicurezza nelle campagne, supportando chi lavora onestamente e contribuendo alla crescita economica del territorio. Solo così sarà possibile difendere il valore del marchio Made in Italy e assicurare un futuro prospero per l’agricoltura pugliese.

Redazione Pugliapress

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