Assistenza psicologica oncologica in Puglia: pochi professionisti, tante lacune
La Puglia ha finalmente approvato una legge per garantire assistenza psicologica ai pazienti oncologici. Ma siamo davvero pronti a metterla in pratica?
Assistenza psicologica oncologica in Puglia
Assistenza psicologica oncologica in Puglia: la frase chiave che descrive una nuova legge tanto attesa, ma che già mostra le sue criticità. Con circa 166mila pugliesi alle prese con una malattia oncologica, la necessità di un supporto psicologico adeguato è più che mai pressante. La legge appena approvata dal Consiglio regionale mira a colmare queste lacune, ma sarà sufficiente?
Una legge attesa, ma non senza problemi
L’approvazione della nuova legge per l’assistenza psicologica oncologica in Puglia è stata accolta con entusiasmo, soprattutto dalla Società Italiana di Psico-oncologia (Sipo) Puglia-Basilicata. La dottoressa Francesca Romito, coordinatrice regionale della Sipo, ha sottolineato l’importanza di questa conquista, ma ha anche messo in luce alcune problematiche. Nonostante l’assistenza psicologica rientri nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), non tutti i pazienti oncologici ne possono usufruire.
La legge introduce, in via sperimentale per due anni, la possibilità per le aziende sanitarie regionali di assumere psicologi con contratti a tempo determinato per sostenere pazienti e familiari. Tuttavia, il rischio che alla fine della sperimentazione il servizio venga interrotto è concreto. Inoltre, la formazione specifica in ambito oncologico per gli psiconcologi non è attualmente prevista per l’assunzione nel Sistema Sanitario Nazionale, un punto che dovrà essere chiarito.
Territori scoperti e necessità di personale
Assistenza psicologica oncologica in Puglia significa anche fare i conti con una distribuzione disomogenea dei servizi sul territorio. Zone come il Nord Barese e il Salento risultano particolarmente sguarnite. La dottoressa Romito evidenzia come, nonostante le indicazioni dell’Aress sulla necessità di assistenza psiconcologica per la certificazione dei Centri di Orientamento Oncologico e delle Breast Unit, le carenze siano ancora molte.
Le associazioni locali spesso sopperiscono alle mancanze del servizio pubblico, offrendo supporto psicologico con risorse proprie. Tuttavia, il Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe adeguare il numero di professionisti ai bisogni reali della popolazione, senza dipendere eccessivamente dalle iniziative del volontariato.
Sfide future
Per garantire un’effettiva assistenza psicologica oncologica in Puglia, è essenziale che la sperimentazione non si limiti a un periodo di due anni, ma che si trasformi in un servizio stabile e continuativo. La formazione specialistica degli psiconcologi e la stabilizzazione dei contratti sono aspetti cruciali da affrontare nei tavoli tecnici previsti per l’attuazione della legge.
In sintesi, l’assistenza psicologica oncologica in Puglia è un passo avanti significativo, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Assicurare un supporto psicologico adeguato ai pazienti oncologici e ai loro familiari deve diventare una priorità costante, non solo una sperimentazione temporanea.
PugliaPress
Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000
redazione@pugliapress.it
direttore@pugliapress.it




