Polizia Stradale: multa record a un autodemolitore nel barese
Iniziamo con una notizia che ha fatto molto rumore nella tranquilla Terra di Bari. La Polizia Amministrativa della Questura, in collaborazione con la Polizia Stradale, ha effettuato numerosi controlli amministrativi su diversi autodemolitori della provincia. Il risultato? Una multa record e qualche sospetto di attività non proprio legali.
Indagini e accertamenti
Durante un controllo presso un Centro Autodemolizione della provincia, due persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria. La Polizia ha accertato una presunta attività di gestione di rifiuti pericolosi non autorizzata, una questione che, se confermata, violerebbe gravemente la normativa ambientale vigente.
Sequestri e sanzioni
Le operazioni di controllo hanno portato al sequestro preventivo di un’area di circa 3.000 mq. Quest’area, non asfaltata e agricola, era adibita a deposito incontrollato di rifiuti, inclusi veicoli destinati alla demolizione. Un’immagine che richiama scenari post-apocalittici, ma che purtroppo è una realtà ben concreta.
L’impresa è stata sanzionata per un totale di 60.000 euro. Un importo che farà riflettere chiunque operi nel settore senza rispettare le norme. Ma non è tutto. Gli accertamenti investigativi sono ancora in fase preliminare e attendono di essere vagliati nel contraddittorio con la difesa durante il processo.
Implicazioni
Questi controlli della Polizia Stradale e della Questura sono un chiaro segnale: la tolleranza zero verso le attività illecite nel settore dei rifiuti è più viva che mai. La questione ambientale è una priorità, e chi pensa di poterla aggirare si scontra con sanzioni severe e indagini approfondite.
Non è solo una questione di rispetto delle regole, ma anche di protezione dell’ambiente e della salute pubblica. L’esempio della Terra di Bari potrebbe presto diventare un modello da seguire in altre province italiane.
In attesa di Giustizia
Mentre attendiamo il verdetto finale della giustizia, una cosa è certa: le operazioni di controllo continueranno e chi non rispetta le normative ambientali sarà chiamato a rispondere delle proprie azioni.
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