SIULM al Governo: “fermare l’emorragia di Volontari dalle Forze Armate”
Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SIULM) ha lanciato un allarme sull’emorragia di volontari dalle Forze Armate, un fenomeno che sta colpendo oltre il 50% del personale giovane. Il sindacato ha incontrato l’On. Antonino Minardo, Presidente della 4ª Commissione Difesa della Camera dei Deputati, per chiedere misure urgenti in grado di fermare questa tendenza.
Secondo il SIULM, è necessario restituire attrattività alla carriera militare, offrendo percorsi di crescita e stabilità professionale. “Occorre restituire dignità alla divisa e alle donne e agli uomini che la indossano”, ha dichiarato il sindacato.
Emorragia di volontari dalle Forze Armate: un fenomeno da arginare
Le delegazioni del SIULM Aeronautica e del SIULM Marina hanno sottolineato come l’emorragia di volontari dalle Forze Armate sia legata anche a questioni previdenziali e retributive. Molti militari vanno in pensione con il 60% dell’ultimo stipendio lordo, senza adeguati strumenti di tutela.
Il sindacato ha proposto di aprire un nuovo tavolo di contrattazione e di incrementare i fondi per le indennità accessorie, destinati a coprire straordinari, turni notturni e servizi di navigazione. È stato inoltre ribadito il bisogno di completare in modo equo il riordino delle carriere militari e di garantire maggiore stabilità ai volontari in ferma iniziale e triennale.
Proposte del SIULM per valorizzare il personale militare
Il SIULM Aeronautica ha chiesto un riconoscimento più adeguato per gli infermieri militari e una regolamentazione per gli “aerosoccorritori”. Il SIULM Marina ha invece evidenziato la necessità di riconoscere alla Guardia Costiera funzioni di Pubblica sicurezza e di introdurre una specifica indennità per il personale imbarcato.
Ulteriori approfondimenti sono disponibili nell’articolo dedicato alle politiche per la difesa in Italia.
Un dialogo costruttivo con il Governo
L’incontro si è concluso con l’impegno reciproco di individuare soluzioni concrete per sostenere le donne e gli uomini in uniforme. Il SIULM ha confermato la volontà di proseguire il dialogo istituzionale per garantire al personale militare migliori prospettive professionali e sociali.
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