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Massimo Ferrarese smentisce le voci che lo indicavano come candidato presidente alle Regionali

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“La sfida che ho intenzione di vincere, per la Puglia e con la Puglia, è quella relativa ai Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026: ogni voce riguardante un mio possibile impegno in politica per le Regionali o in futuro è totalmente priva di fondamento“.

Queste le parole con le quali il Commissario straordinario ai Giochi del Mediterraneo Massimo Ferrarese ha voluto smentire le voci che lo indicavano come papabile candidato presidente del centrodestra in vista delle elezioni Regionali pugliesi, che si terranno nell’autunno 2025.

La dichiarazione di Ferrarese non stupisce neppure un po’, se solo si pensi come egli sia da più di un anno completamente assorbito dall’incarico affidatogli dal Governo, che lo ha messo duramente alla prova anche solo per mettere al sicuro l’organizzazione dei Giochi, visto che gli stessi erano diventati a serio rischio a causa dei ritardi accumulati e dalle difficoltà incontrate dal precedente Comitato organizzatore.

Ora che la macchina è entrata a pieno regime, che sono partiti quasi tutti i lavori per gli impianti o ultimati i bandi di gara, sarebbe veramente impensabile che il Commissario Ferrarese possa impelagarsi in tutt’altra vicenda, peraltro non meno tumultuosa e difficile, quale quella di fare il candidato presidente.

Semmai tale diceria è la dimostrazione di come il centrodestra continui a navigare completamente a vista, se consideriamo che viene fuori già da un ventennio di sconfitte alle Regionali in Puglia, sua vecchia roccaforte elettorale, ma che tale lungo periodo di opposizione non ha fatto emergere una figura in grado di imporsi da sola per la sua autorevolezza o di esercitare un ruolo sulla scena pubblica e sociale.

Forse la figura che gode di maggiore visibilità al momento è quella del deputato barese Francesco Paolo Sisto, per il suo ruolo di fustigatore nelle vicende giudiziarie che riguardano l’operato di Emiliano e del candidato in pectore del centrosinistra Decaro, ma non ci risulta né che abbia la minima intenzione di provarci né che il suo nome sia mai uscito dai tavoli della sua coalizione.

Il centrosinistra, che pure sta portando a termine la legislatura con estrema difficoltà, che pure deve ancora chiarire il proprio rapporto con i 5 Stelle (ma Conte avrebbe fatto sapere a Decaro che sul suo nome non ci sono problemi) rischia di vedersi regalata la vittoria in partenza.

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