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Brindisi- Omicidio Presta. Rosi tenta l’autolesionismo in cella.

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Francesco Rosi, l’uxoricida di Perugia, avrebbe tentato di farsi del male in cella.

Secondo quanto riportato dal Quotidiano dell’Umbria.it e da altre testate on-line come Umbria24, l’agente immobiliare accusato di aver ucciso a colpi di fucile la moglie brindisina Raffaella Presta, nelle giornate del 3 e 4 gennaio scorso, avrebbe cercato di strozzarsi in cella prima con una giacca e poi, il giorno dopo, con una camicia.

Sarebbe stato provvidenziale l’intervento delle guardie del penitenziario per scongiurare un tragico epilogo.

L’avvocato di Rosi, Luca Maori non conferma il fatto e non rilascia interviste.

Ricordiamo che il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta dei domiciliari presentata dagli avvocati del 43enne reo confesso, confermando la sua permanenza nel carcere nel quale è rinchiuso dal 25 Novembre scorso.

ll legale della famiglia Presta, Marco Brusco, ha commentato il pronunciamento del riesame parlando di “piena soddisfazione” per la decisione presa.

Redazione Pugliapress

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